Giuseppe Grattacaso
I versi di un saggista

Confessioni poetiche

La nuova raccolta di versi, "Cronaca senza storia», conferma il grande talento di Matteo Marchesini, critico e poeta che sa smascherare alla perfezione i meccanismi degli affetti

Quando veste i panni del poeta, che sono forse quelli che indossa abitualmente e dai quali gli riesce più difficile separarsi, Matteo Marchesini, che è anche narratore (il suo primo romanzo Atti mancati è stato pubblicato da Voland nel 2013) e critico (del 2014 per Quodlibet Da Pascoli a Busi, ma sono rilevanti gli interventi […]

continua »
Sabino Caronia
Ancora su Alfonso Gatto

L’inventario delle assenze

Fu il poeta della morte come destino, che si accorge di morire nel momento in cui scopre di aver vissuto e comprende «che i giorni e le notti, le musiche e i rumori, la pioggia e il sole accadranno sempre senza di noi». Con leggerezza aerea…

Quarant’anni sono trascorsi dalla tragica morte di Alfonso Gatto avvenuta, a seguito di un incidente stradale, l’8 marzo del 1976. Di origini calabresi, nato a Salerno nel 1909 Gatto visse sempre in fuga. Non a caso ha dichiarato: «Posso dire che sono diventato scrittore o più propriamente poeta per aver sempre sentito dietro di me, […]

continua »
Caterina Taricano
Il mercato (viziato) della creatività

Contro i talent

Officine Pasolini, il laboratorio della canzone diretto da Tosca, ha organizzato un convegno sui talent. E gli ex concorrenti di X Factor e The Voice hanno spiegato i limiti e le trappole di quelle trasmissioni-lobby

«Vincere, in un talent, per qualcuno è la cosa peggiore che può capitare. Perché è come essere portati in cima all’Everest con l’unico fine di farti arrivare. All’inizio hai tutt’una squadra che si interessa a te, che monitora ogni tuo passo, ogni tuo respiro, che ti passa l’ossigeno. Poi, raggiunta la vetta, la squadra ti […]

continua »
Attilio Del Giudice
Una storia inedita

La realtà di Pericle

«Pericle ha fatto un annuncio col quale convocava alle 8 e 30 del mattino di mercoledì 11 aprile nella hall dell’hotel Old Gold, tutti i suoi personaggi...»

Marco mi ha raccontato che uno scrittore, suo amico, è impazzito. Conosco di fama questo scrittore, ma mi sembra giusto non fare nomi. Ora, il fatto che uno scrittore sia impazzito, non è una buona notizia, ma non è una notizia strepitosa. Impazziscono anche loro. Però le manifestazioni di questa perduta salute mentale sono interessanti […]

continua »
Mario Dal Co
I valori, le religioni e le banlieue

Terrore e cittadinanza

Chiedere agli immigrati di sottoscrivere i nostri principi (come suggerisce Galli della Loggia sul "Corriere") è giustissimo. Ma occorre che a questa adesione corrispondano uguali diritti. Altrimenti il terreno di raccolta del terrorismo rimarrà grande...

In un articolo sul Corriere della Sera di ieri, 26 marzo, Ernesto Galli Della Loggia raccomanda ai paesi europei di guardarsi alle spalle, nell’affrontare il terrorismo. Bisogna evitare di essere colpiti da «persone nate o cresciute sul proprio territorio (…) ossia essere ragionevolmente sicuri della lealtà costituzionale delle comunità residenti (…) e della loro disponibilità […]

continua »
Lidia Lombardi
La Domenica: itinerari per un giorno di festa

Pasquetta alla Landriana

Lunedì dell’Angelo ai Giardini creati, per volontà della Marchesa Taverna, dall’architetto paesaggista Russel Page. A 35 chilometri dalla capitale, a ridosso del litorale laziale, un’oasi lussureggiante divisa in “stanze”. Un vero museo botanico

Tremila tipi di piante provenienti da tutto il mondo in dieci ettari a ridosso del litorale laziale. Un territorio che fino a sessant’anni fa era piatto e insignificante, se non fosse per i pini che svettavano allegri. Un territorio che recava la memoria delle paludi pontine eliminate dalla grande bonifica, quella narrata dal premio Strega […]

continua »
Danilo Maestosi
All’Istituto nazionale per la Grafica

L’apocalisse di Velly

Una mostra a Roma riporta l'attenzione su Jean Pierre Velly, artista francese trapiantato in Italia, che ha raccontato la vita come "vuoto a perdere". A cui comunque rendere omaggio senza distinguere tra le mille forme della Natura

«La vita è una cosa meravigliosa che finisce terribilmente male». La pensava così Jean Pierre Velly (1943-1990). E senza saperlo probabilmente riassumeva in una frase la sua stessa biografia. Un inizio folgorante: borsa di studio a villa Medici negli anni d’oro della direzione Balthus, premio che lo incorona maestro dell’incisione, decisione di restare a vivere […]

continua »
Roberto Mussapi
Every beat of my heart, la poesia

Prima e dopo il sepolcro

La Resurrezione di Cristo sconfigge la morte, è l’inizio di una nuova era dove l’uomo, di fronte alla salvezza, è ancora più bisognoso di aiuto. Perché la porta del Regno è stretta. Da “La Passione” di Mario Luzi

Pasqua. Resurrezione. Immagine incancellabile, come quasi sempre, del grande Mario Luzi. La vita è deflagrata: potenza poetica imparafrasabile: vita come energia incandescente che deflagra, sbriciolando le pareti dure, lapidee del sepolcro. L’anima che Michelangelo, artista supremo della linea che da Alighieri porta a Foscolo fino a Yeats e Luzi, cerca e trova nelle fibre del […]

continua »
Gianni Cerasuolo
La morte di un mito (non solo sportivo)

Ode a Johan Cruijff

Il romanzo malinconico di un campione ribelle dalla povertà in Olanda al trionfo a Barcellona. Ritratto di Johan Cruijff, il calciatore che Michelangelo avrebbe dipinto nella Cappella Sisitina

Non bisognerebbe scriverne, andrebbe soltanto guardato. È come scrivere della Cappella Sistina, invece di mettersi con il naso all’insù e contemplare. Iddio dell’Universo creò Adamo. Iddio del calcio creò Johan Cruijff, brutto, magrolino, con i piedi a papera, sgraziato come quell’altro, Maradona. Dovesse ridipingerla oggi, Michelangelo potrebbe metterci loro: Schiaffino, Di Stefano, Pelé, Maradona, Cruijff. […]

continua »
Sabino Caronia
Verità e fede: riflessione per il Venerdì santo

La domanda di Pilato

«Che cos’è la verità?», chiede - secondo il vangelo di Giovanni - il governatore romano a Gesù. Un quesito nel quale «effettivamente è in gioco il destino dell'umanità». E la questione dell’Ecce homo ritorna anche il Michail Bulgakov, Helen K. Bond, Gertrud von Le Fort…

Ponzio Pilato fu il quinto governatore della provincia romana della Giudea, carica che ricoprì dal 26 al 37 d.C. Passato alla storia come giudice di Gesù, Pilato ha un posto importante nel simbolon o credo in cui l’espressione «patì sotto Ponzio Pilato» fu aggiunta solo nel 381 con il Concilio di Costantinopoli. «Che cos’è la […]

continua »