Pasquale Di Palmo
La voce del poeta: Andrea Longega

Ferite del presente

Tratti lirici e terrestri nei versi in dialetto nativo dell’autore veneziano. Tra i temi della sua ultima raccolta “La seconda cìcara de tè”, quello del viaggio con poesie ambientate nell’isola di Creta. Mentre Atene, con i suoi fasti passati e il grigiore dell’oggi, è la protagonista di una prossima plaquette

Il veneziano Andrea Longega si esprime nel dialetto nativo con una sorta di innata grazia, quasi di pudore. Il suo sguardo sembra derivare da quello di Saba e Penna, nonché di certo Valeri, legato com’è alla scoperta di una realtà dai tratti lirici e, nondimeno, terrestri. Longega ha al suo attivo varie raccolte, fra cui […]

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Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Il Poeta e il girasole

Rileggere il Montale di “Ossi di seppia” insieme a Leone Piccioni e al suo “Com’è tutta la vita e il suo travaglio”. Dove sono raccolte le lezioni sul capolavoro montaliano che il critico tenne allo Iulm di Milano nell’anno accademico 1979-1980

Invocazione alla luce del fiore che vive nelle zone marine, aride: ma, in quanto marine, specchianti, pregne di trasparenza luminosa. E inoltre un fiore in armonia con il moto del sole di cui diviene simbolo nello stesso colore, “giallino” aggettivo trovato non solo per ragioni di rima del componimento (impeccabile e naturale al punto da […]

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Lidia Lombardi
Itinerari per un giorno di festa

Michelangelo su Michelangelo

Buonarroti e Antonioni a San Pietro in Vincoli. Dove fino al 10 ottobre, verrà proiettato in versione restaurata il documentario del regista di “Deserto rosso” dedicato alla Tomba di Papa Giulio II. Una riflessione sull’atto del vedere imbandita attorno al Mosè, illuminato (grazie ai led) secondo natura…

Il cinema e la scultura, con due giganti. Michelangelo Antonioni e Michelangelo Buonarroti. Uniti da oggi al 10 ottobre (8,30-12,20 e 15-19) nella basilica di San Pietro in Vincoli che oltre alle catene dell’apostolo martirizzato a Roma contiene uno dei capolavori di Buonarroti, il Mosè. È attorno al profeta assiso sotto la tomba di Papa […]

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Giuliano Capecelatro
Un omaggio a Carlo Emilio Gadda

L’ultima inchiesta di Don Ciccio Ingravallo

«Don Ciccio posa la tazzina sul bancone. Assorto. Il caffè come hegeliana orazione del mattino. Capace, con i suoi vapori, di insinuarsi tra le circonvoluzioni torpide, scuoterle, dare una bella scossa a tutta la complessa struttura cerebrale e farla ripartire»

Il mortaio,… Un blocco di marmo intagliato, dagli angoli aguzzi… il sangue, tanto, briciole di materia cerebrale tutt’attorno… un occhio spappolato… Il mortaio, se ne sarebbe procurato uno. Ma no. Di sicuro tra le mille carabattole, eredità di famiglia, lì al paese, uno ce n’era. Ricordava, credeva di ricordare, nonna Carmela curva nell’affondare il pestello. […]

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Valerio Apice
I vagabondaggi di una maschera

Pulcinella in Sardegna

Diario di viaggio a San Sperate, vicino a Cagliari, dove l'arte incontra la storia sarda. E dove gli artisti diventano "personaggi" anche senza dover interpretare spettacoli: una contraddizione creativa

Sono stato a San Sperate, in provincia di Cagliari, il 29 e 30 settembre ospite di Sant’Arte-Festival di arti visive, organizzato dalla Fondazione Sciola, e ho dimenticato ancora una volta me stesso per far parlare il mio Pulcinella. Non per aver fatto uno spettacolo ma, ancora una volta, per diventare spettacolo. L’evento a cui Pulcinella […]

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Alberto Fraccacreta
Il premio Nobel per la letteratura

Universo Ishiguro

Kazuo Ishiguro, con i suoi romanzi, ha traghettato la cultura giapponese nel vasto laboratorio della lingua inglese, rimescolando le carte del “mondo fluttuante” nel quale convivono tutte le culture

Premio Nobel per la letteratura a Kazuo Ishiguro, ma il risultato non cambia: come l’anno precedente, è un autore in lingua inglese a vincerlo. Dal 1990 sono ben 11 i nomi anglofoni a cui è stata conferita l’onorificenza più desiderata nel campo delle lettere. Dall’inizio dell’assegnazione sono addirittura 29 contro i 14 della seconda lingua […]

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Valentina Mezzacappa
Il ritorno di Harrison Ford (con Ryan Gosling)

Post Blade Runner

“Blade Runner 2049” è un’esperienza multisensoriale còlta e viscerale ma anche una struggente epica fantascientifica sul mondo che è stato, è, sarà. Insomma, né un remake né (solo) un film di cassetta

Sarebbe una vera ingiustizia oltre che un vero peccato farsi tirare dentro quel solito vecchio discorso che puntualmente torna a galla ogni qual volta il cinema decide di rispolverare vecchi capolavori che hanno segnato l’immaginario collettivo di intere generazioni. Il rischio c’è stato anche con Blade Runner 2049 (e qualcuno ci è cascato…) benché non […]

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Mario Di Calo
Visto al Teatro Traiano di Civitavecchia

La religione del sesso

Andrea De Rosa, con Vanessa Scalera e Pier Giorgio Bellocchio, mette in scena “Autobiografia Erotica” di Domenico Starnone: un match interiore in un mondo dove solo il sesso sembra dar senso alle cose

Domenico Starnone ritorna ancora una volta alla drammaturgia teatrale – sempre con esiti felici – con Autobiografia Erotica (dal romanzo Autobiografia erotica di Aristide Gambía): questa frequentazione istrionica dell’autore napoletano ma trapiantato a Roma dà sempre frutti curiosi e diversi fra loro come a perseguire intenzionalmente traiettorie sempre diverse. La storia narra di un incontro/scontro […]

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Nicola Fano
Visto al Teatro Eliseo di Roma

Famiglia Mauri

“Finale di partita" messo in scena da Glauco Mauri e Roberto Sturno (con la regia di Andrea Baracco) è un magnifico ritratto di famiglia. Più dolente che assurdo. Vero, insomma, come avrebbe voluto Beckett

Finale di partita di Samuel Beckett è un’arma a doppio taglio. Una farsa assurda o un ritratto di famiglia in un interno: bisogna scegliere una delle due strade. Quando Massimo Castri lo mise in scena con Vittorio Franceschi (spettacolo notevolissimo, per altro), scelse la via della farsa, inserendola però in una gabbia geometrica che ne […]

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Anna Camaiti Hostert
Cartolina dall'America

Trump e Kim, gli insicuri

Trump e Kim Jong Un sono due leader deboli allo specchio. Per salvare tutti, gli Usa pensano a un cartello di potenze nucleari in grado di dettare regole alla Corea del Nord. Ma i due capi continuano a "giocare"...

Se Obama era il simbolo dell’equilibrio della diplomazia, della ragionevolezza che non escludeva tuttavia i sentimenti e le passioni (diverse volte, seppure con pudore, lo abbiamo visto piangere e commuoversi pubblicamente), Trump, al contrario – simile in questo al “bestione vichiano” a cui manca il lume della ragione, ma anche quello della ragionevolezza – si […]

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