Alessandra Pratesi
A proposito del Leone d’Oro

All’ennesima potenza

Torna a Roma il duo Rezza e Mastrella con lo spettacolo “Fratto X” e chiude la stagione estiva del Giardino Ritrovato di Palazzo Venezia. I vincitori del Leone d’Oro alla carriera per il Teatro 2018 si presentano in forma smagliante con studiatissimi nonsense per dare un senso all’uomo e all’universo con la forza, sacra e dissacrante, del teatro

«Rita fratto Rita. Rita con Rita si semplifica. Uomo con uomo si semplifica e resta solo uno sconsolato fratto». Dopo una sequenza ininterrotta caratterizzata da un pedale dell’acceleratore ostinatamente premuto, dopo salti da giullare, nonsense verbali degni del Dada, situazioni metafisiche all’altezza delle sperimentazioni novecentesche, si arriva a metà dello spettacolo ed ecco spiegato il […]

continua »
Danilo Maestosi
Il nuovo corso dell'arte a Roma

Macro senza museo

Apre il Macro targato Giorgio de Finis. Quasi una festa popolare nella quale la provocazione si mescola all'approssimazione. Davvero ha senso un "museo" che abdica alla propria memoria?

Ottomila persone, forse più. Un bagno di folla ha battezzato l’avvio del Macro Asilo, il museo d’arte contemporanea di Roma Capitale in via Nizza rimesso in moto e rimodellato da Giorgio de Finis come centro di riflessione e confronto aperto a tutti. Ed è sicuramente una partenza incoraggiante, che in qualche visitatore over sessanta ha […]

continua »
Raoul Precht
Periscopio (globale)

Misurato Arbasino

A rileggere il libro-monstre di Alberto Arbasino (“Fratelli d'Italia”), oggi se ne apprezza soprattutto l'aderenza a paese perso nella sua doppiezza: “È come un asparago: dipende da che parte lo mangi”

Le estati migliori sono quasi sempre quelle legate a un libro specifico, il più delle volte di dimensioni ragguardevoli, che viene rinviato di mese in mese fino al momento fatidico della cosiddetta vacanza, del tempo ritrovato, di quando ci si potrà sgombrare a sufficienza la mente. Si tratti d’un tomo di Joyce, di Proust, di […]

continua »
Nicola Bottiglieri
Ancora sulla tragedia di Genova

Il Ponte e il rito

Sul ponte Morandi si è consumato uno scontro fra il dio del Progresso cieco, violento, superbo e narcisistico e la natura umile, discreta, paziente che ha sopportato per più di 50 anni un oltraggio...

Se c’è una persona al mondo che a buon diritto può parlare di ponti, questa è il papa, il sommo pontefice romano. Infatti il titolo di pontefice fa riferimento al costruttore di ponti (pontem facere) e ha una origine molto lontana, risalente addirittura al mondo della Roma antica. Il titolo di pontefice indica una prerogativa […]

continua »
Raffaella Resch
Donne e Futurismo /9

Giannina aeroballerina

Un'applicazione della visione di corpo e movimento secondo Marinetti nell'aerodanza di Giannina Censi: l'arte prendeva il volo. Raffaella Resch ripercorre le tappe artistiche e professionali di un'artista del Novecento italiano (e non solo)

Giannina Censi (Milano, 25 gennaio 1913 – Voghera, 5 maggio 1995). Nasce in una famiglia di concertisti, nell’anno in cui la zia Rosina Ferrario riceve il diploma di pilota, prima donna aviatrice italiana: così racconta la danzatrice in un intervento del 1989 al MART di Rovereto, imbastendo curiose coincidenze. Censi ballerina di danza classica si […]

continua »
Roberto Mussapi
Every beat of my heart

In origine era il mare

Il mare come punto di partenza e simbolo del percorso umano: dalla mitologia greca alle allegorie moderne di Melville, Conrad, fino alle icastiche immagini nei versi di Baudelaire

Il mare è origine, nella Bibbia e in molti altri libri sapienziali. Afrodite, dea dell’amore, nasce dalla spuma del mare. Nel mare lotta e confligge Ulisse, straziato da Poseidone. Il mare è reame acquatico di disperazione e avventura. Nel mare, con l’Odissea, nasce l’avventura: verranno Stevenson, Melville, Conrad, a penetrarne la misteriosa, archetipica natura di […]

continua »
Lidia Lombardi
Itinerari per un giorno di festa

Il palazzo ritrovato

Distinguere tra Medioevo autentico e Medioevo romantico a Sutri non è questione di lana caprina: il neo sindaco Sgarbi, con il sostegno del Professor Emanuele, fa rivivere il fu palazzo vescovile Doebbing. Un restauro e una serie di mostre tra antico e contemporaneo, tra oggetti artistici legati alla devozione religiosa e provocatori kouroi in seppia restituisce gli ambienti del palazzo a cittadini e curiosi

Intrigante per le vestigia romane, misteriosa nel Mitreo scavato nel tufo che subito accoglie i visitatori provenienti da Roma, elegante per la villa Savorelli-Staderini con giardino all’italiana e grazia settecentesca, Sutri è una perla del Lazio (ce n’eravamo siamo già occupati in questa rubrica). Tanta bellezza mette in disparte, nell’economia di una visita, l’altra metà […]

continua »
Danilo Maestosi
Un nuovo spazio culturale a Roma

Fantasma Farinacci

Con una fallimentare rassegna di performance selezionate dal Maxxi, apre Villa Farinacci. Un luogo della storia e della (cattiva) memoria del fascismo. Quello che i più si impegnano a "normalizzare"

Riapre dopo venti anni Villa Farinacci a Roma, una palazzina anni quaranta nel cuore di un parco che dà respiro all’intero quartiere di Monte Sacro. E che la gente della zona ha ribattezzato la Torre, per via di quello stretto ma imponente bastione, invenzione di un architetto razionalista d’epoca, Lorenzo Chiaraviglio, che, aggiunto come una […]

continua »
Marilou Rella
A proposito di “Attraversare i muri”

Marina Abramović, come una sfinge

Mentre Firenze le dedica una grande retrospettiva, è utile leggere l'autobiografia di Marina Abramović, un'artista che ha fatto della determinazione e della visionarietà il suo credo assoluto

La foto di copertina è assai eloquente. È un primo piano in bianco e nero di Marina Abramović, in tutta la sua conturbante e non canonica bellezza, e in tutta la sua fisicità statuaria estremamente solida e radicata in questo mondo (Attraversare i muri, Bompiani, 411 pagine, 19 Euro). Lo sguardo è profondo, penetrante, vigile […]

continua »
Alberto Fraccacreta
Fiabe in versi a ritmo di Walser

C’era una volta per una selva oscura

Pubblicato per la prima volta a Zurigo nel 1978, a 40 anni di distanza Adelphi ne propone la traduzione italiana: “Komödie” (“Commedia”) è la fiaba in versi di Robert Walser. Oscillando tra la ricerca francescana dell’amore incondizionato e quella freudiana dell’amore materno, Walser plasma le fiabe dei Grimm con il gusto dantesco di una ritmata provocazione lessicale

«Quel tanghero che vuole?» si chiedono le sorelle di Cenerentola scorgendo il principe. Non fosse un interrogativo tipico walseriano, si penserebbe che a pronunciarlo sia stato zio Paperone in una delle sue celebri tirate contro Rockerduck. Ed è incredibile come da uno stilema disneyano si passi ex abrupto al sommo delle visioni dantesche: «Visione che […]

continua »