20
aprile
2024

spettacoli

Erminia Pellecchia
Si parte con un omaggio a Eisenstein

Arti in memoria

A Ercolano prende il via il tradizionale Festival della Memoria: letteratura (Petrignani, Pahor, Galasso), cinema (Greeneway) e archeologia per legare passato e futuro

Un genio visionario della contemporaneità che racconta un genio visionario del passato. Peter Greenaway (nella foto) disegna il ritratto del gigantesco cineasta russo Sergei Mikhailovich Eisenstein, rendendo omaggio con un multiaffresco barocco all’autore de La corazzata Potemkin. A modo suo. Non una biografia, ma una riflessione sulla caducità dell’essere e sulla consapevolezza della mortalità, con […]

continua »
Lidia Lombardi
La Argerich al Parco della Musica

Il cuore di Martha

Ardente e virtuoso il tocco della grande pianista argentina che lunedì sera a Roma si è cimentata nel Concerto n. 1 in si bemolle minore di Cajkovskij. Accompagnata, per l'occasione, dalll’Orquesta Sinfonica Juvenil di Bahia, un ensemble di giovanissimi fondato da Ricardo Castro su modello del “Sistema” Abreu

Martha Argerich è considerata la più grande pianista vivente. Ma non ne ha l’aplomb. Insomma, non è né snob, né trinariciuta. Lo ha appena dimostrato al Parco della Musica dove sotto il marchio dell’Accademia di Santa Cecilia si è seduta davanti alla tastiera per eseguire, con ardore e virtuosismo, il Concerto n. 1 in si […]

continua »
Danilo Maestosi
Riflessioni in margine a un film

Contro l’uomo qualunque

Dopo l'uomo massa, antico fremito di ideologie scomparse, ecco s'avanza quello immobile, che rigurgita banalità e privilegi. Perché tutto resti com'è. La prova? Andate a vedere "Arance e martello" di Diego Bianchi

Un fantasma si aggira per il mondo: l’uomo qualunque. Categoria d’appartenenza che con il crollo delle ideologie, il pensionamento prematuro di Carlo Marx, ha preso il posto dell’uomo massa, capro espiatorio di ogni forma di totalitarismo, vittima di ogni profezia di rivoluzione e alienazione a venire, terra di conquista di mezzi di comunicazione, tecnologie e […]

continua »
Marilou Rella
Cartolina da Budapest

Sziget o Woodstock?

Lo Sziget Festival, in agosto, trasforma il cuore della città in un palcoscenico. Che tramite arte e fantasia cerca di riflettere sulle contraddizioni di un Paese sospeso tra passato e futuro

All’inizio fu lo Sziget Festival di Budapest, il più grande festival d’Europa che si svolge ogni anno ad agosto sulla Óbudai-sziget (“isola della vecchia Buda”), in mezzo al Danubio. Una manifestazione gigantesca di arti e spettacolo, con esibizioni circensi, teatro, artisti di strada, un programma di oltre 500 concerti di musicisti e band internazionali che […]

continua »
Elisa Campana
Lettera da Londra

Effetto John Ford

La Royal Shakespeare Company riscopre il grande drammaturgo post-elisabettiano: metterà in scena "Sacrificio d'amore" una sorta di "Otello" al femminile scritto nel 1633

Sacrificio d’amore (Love’s Sacrifice) è una tragedia della vendetta pressoché dimenticata che John Ford, illustre contemporaneo di William Shakespeare, pubblicò nel 1633. L’opera è una delle poche giunte fino a noi di Ford, insieme alle più celebri Peccato che sia una sgualdrina (‘Tis a pity she’s a whore); Il cuore infranto (The Broken Heart); Maliconia […]

continua »
Laura Novelli
Parla di direttore Gian Maria Cervo

Il blockbuster sacro

La rassegna teatrale Quartieri dell'Arte, a Viterbo e dintorni, punta sulla riscoperta di Pietro Aretino. Anche con il recupero di una sacra rappresentazione del Cinquecento con Giancarlo Giannini

Forte legame con il territorio e la sua cultura, valorizzazione dello spazio urbano e dei monumenti di pregio, marcata declinazione internazionale, gusto raffinato per la contaminazione tra linguaggi diversi e accurata attenzione per il contemporaneo: sono questi gli ingredienti che da diciotto anni costituiscono l’ossatura di Quartieri dell’Arte, festival di teatro, performance e arti visive […]

continua »
Alessandro Boschi
Il nostro inviato al Lido

L’Alba di Venezia

La Coppa Volpi a Alba Rohrwacher segna la strada che il cinema italiano dovrebbe seguire: umiltà e feroce applicazione. Ma quest'anno (malgrado una rassegna modesta), tutti i premi hanno convinto

La 71^ edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia si chiude con una buona notizia e un avvertimento per il cinema italiano. La strameritata Coppa Volpi ad Alba Rohrwacher (grande anno per le sorelle!) interprete di Hungry Hearts di Saverio Costanzo è infatti la dimostrazione di come senza lavoro, umiltà e feroce applicazione il […]

continua »
Erminia Pellecchia
Si parte dal Maschio Angioino

Tutto Eduardo

Oggi a Napoli (con "La Tempesta" di Shakespeare riletta da Eduardo con Mariano Rigillo/Prospero) prendono il via le celebrazioni per i trent'anni dalla morte: spettacoli, convegni, mostre in omaggio a un grande Maestro

Trent’anni senza Eduardo. Senza l’uomo. Senza il suo genio. C’è un’eredità da raccogliere e, se sì, qual è oggi in un’epoca di globalizzazione e di informazione in tempo reale? È da questa riflessione che si muove Eduardiana, un omaggio lungo due mesi che la città di Napoli e il Forum universale delle culture ha organizzato in […]

continua »
Alessandro Marongiu
Incontro con una modella sui generis

La bellezza tonda

Perché una ragazza sceglie di diventare modella? E, una volta deciso, perché punta tutto sul corpo rotondo e senza ossa in vista? Ce lo spiega la diva del curvy italiano: Alice Pasti

Sfogliando un’edizione del Calendario Pirelli potrebbe capitare, in un futuro più o meno prossimo, di imbattersi non più nelle dodici smilze modelle a cui siamo stati abituati di anno in anno, ma in una dozzina di donne formose, di quelle che da qualche tempo riviste patinate e passerelle hanno accolto con il nome di “curvy”, […]

continua »
Alessandro Boschi
Il nostro inviato al Lido

Incredibile Pasolini

Il film di Abel Ferrara su Pasolini è recitato in inglese e si divide tra il modello Nando Cicero e l'approfondimento culturale vecchio stile. Insomma: né un capolavoro né un fiasco

Il Pasolini di Abel Ferrara non delude le aspettative. Nel senso che farà parlare di sé. Come, non sappiamo. Di certo ha sorpreso, al di là di fischi e applausi auscultati alla proiezione stampa, il curioso uso del linguaggio. Ad esempio, anche nelle scene in cui compaiono solo personaggi italiani, si parla in inglese. Credevamo […]

continua »