25
aprile
2024

letture

Pierluigi Pietricola
Dopo l'elezione di Trump

Politici senza parole

Non si argomenta più, le frasi sono ridotte al minimo, si procede per slogan che attecchiscano nell’immediato colpendo e discreditando l’avversario: un saggio di Mark Thompson spiega il nuovo populismo. Non solo negli Usa

Si vive in un‘epoca fortemente dominata dall’immagine. Non solo la TV ne veicola quantità inverosimili, ma perfino le ultime frontiere della tecnologia digitale privilegiano l’aspetto visivo piuttosto che quello scritto o orale. Per di più, questo modo di comunicare di forte, quasi violento, impatto sulle persone, costringe ad una ricezione delle informazioni o estremamente dinamica […]

continua »
Pier Mario Fasanotti
Consigli per gli acquisti

Donna coraggio

La bella biografia di Charlotte Brontë, femminista vittoriana, l’indagine su Re Davide, il romanzo di Floris e quello di Balzano. E aspettando il vicequestore Rocco Schiavone in tv non perdetevi l’ultima avventura (al passato) raccontanta da Antonio Manzini

Il duello – Ai posti alti della classifica dei libri più venduti continua la gara tra due autori della Sellerio. E dal prossimo novembre il duello sarà anche televisivo. Gli sfidanti sono Andrea Camilleri (ho già segnalato il suo recente poliziesco con il commissario Montalbano) e Antonio Manzini, giallista romano il cui ultimo libro, 7-7-2007 […]

continua »
Valeria Campana
A proposito de "I miei piccoli dispiaceri”

Cronache dal dolore

Miriam Toews, raccontando la storia di due sorelle entra nei segreti delle passioni e degli affetti. Per mostrare che non sempre la norma è quella che vince nella vita

I miei piccoli dispiaceri (Marcos Y Marcos, 263 pagine, 18 Euro) è una biografia coraggiosa e dolcissima di Miriam Toews, scrittrice canadese che con questo libro ha vinto in Italia il Premio Sinbad degli editori indipendenti. Il New York Times lo definisce «un romanzo irresistibile», potentissimo e complicato. Per il lettore, I miei piccoli dispiaceri è […]

continua »
Leone Piccioni
“Vita da cani e da preti” del ‘95

Don Fuschini ritrovato

Una “penna cicalona” quella del sacerdote romagnolo le cui opere suscitarono una certa attenzione al tempo della loro pubblicazione. Ora allegra ora impegnata in temi ardui come quello della morte, si offre ancora oggi piacevolmente alla lettura. O rilettura

Cito da un libro: «La padrona chiama l’anima del marito: “Tu dove sei?”. “Sono qua in eterno”. “Stai bene?”. “Ma certamente meglio che con te”. “Sei dunque in Paradiso?”. “No, sono all’inferno”». Il libro è quello di Don Francesco Fuschini, Vita da cani e da preti, nel quale insieme al parroco protagonista recita una gran […]

continua »
Pasquale Di Palmo
La voce del poeta: Roberto Deidier

L’inquietudine addomesticata

Un dettato pacato quello del poeta romano (che spazia tra traduzioni, saggi e curatele), misurato ma non premeditato, che si riallaccia alla lingua e alle forme del passato e le utilizza per mettere ordine in un presente carico di tensione

La figura di Roberto Deidier è quella di un autore quanto mai versatile che spazia indifferentemente da una disciplina all’altra (traduzioni, saggi, curatele), ma sempre con un occhio di riguardo per la poesia. L’autore romano ha pubblicato le sillogi Il passo del giorno (1995), Libro naturale (1999), poi confluite in Una stagione continua (2002), e […]

continua »
Domenico Calcaterra
Una conferenza del 1982

Caproni singolare plurale

La Italo Svevo ripubblica un lontano "discorso sulla poesia" di Giorgio Caproni dal quale risalta la sua ambizione di scoprire verità personali che aspirano a diventare condivise

Non mi stupirei se Edgardo Franzosini, maestro nel raccontare storie vere di personaggi poco noti, dopo le vicende del cardinal Ripamonti, dell’attore Bela Lugosi o dello scultore Rembrandt Bugatti, decidesse di dedicare il suo prossimo romanzo alla biografia di Pietro Tordi, uomo di teatro (anche nella vita). E magari scegliendo questo strampalato titolo: L’uomo che […]

continua »
Pier Mario Fasanotti
La scelta dell'Accademia di Svezia

Il Nobel cantato

Il premio a Bob Dylan riapre la polemica: sono solo canzonette? Anche i lirici greci cantavano i loro versi. Come al solito, dipende tutto dal peso delle parole più che dal loro contesto.

«Ma va’!?»: questo è o sarebbe il più sintetico commento a caldo. Nel giorno della morte del premio Nobel Dario Fo, l’Accademia di Svezia ci fa una flebo di sorpresa: per molti sarà una bestemmia, per altri un tardivo atto di giustizia che incoraggia a trovare nelle canzoni il soffio dell’ars poetica. Il riconoscimento letterario […]

continua »
Elisa Bondavalli
A proposito della raccolta "Terra madre”

Ottava sassolese

Ritratto di Emilio Rentocchini, poeta che l'ormai raro idioma sassolese (tipico di una zona intermedia tra il modenese e il reggiano) per ricostruire la vita in endecasillabi

Quasi un anno fa usciva in volume la raccolta di tutte le ottave di Emilio Rentocchini (Sassuolo, 1949), uno dei più importanti poeti oggi. Con la pubblicazione di Lingua madre (Incontri Editrice, Sassuolo, pp. 296, euro 14), è finalmente possibile attraversare tutta la sua produzione in versi dal lontano Otèvi (Sassuolo, 1994, ormai da tempo […]

continua »
Nicola Fano
«Addii, fischi nel buio, cenni»

Un altro Novecento

Silvio Perrella ha costruito una personale galleria di "Antenati": da La Capria a Parise, da Calvino a Levi, da Ortese a Natalia Ginzburg. Insomma scrittori che si sono presi la responsabilità di costruire quello che oggi andiamo distruggendo

«La generazione dei nostri antenati fu per ragioni insieme storiche e anagrafiche l’ultima generazione dei padri e delle madri. Quelle che vennero dopo, distanziate anche di pochissimi anni, furono invece le generazioni dei figli. Figli e figli dei figli». Silvio Perrella lo dichiara nella prima pagina del suo denso catalogo di “maggior sui”: la sua […]

continua »
Pier Mario Fasanotti
Dentro il labirinto di un mito

La verità su Borges

A proposito de "Il fattore Borges" di Alan Pauls: una sorta di inchiesta totale sulla vita e l'opera di un genio che ha passato il proprio tempo a nascondere la propria vita e la propria opera

È arduo ma anche affascinante descrivere l’Omero dell’Argentina. Eccellente impresa è quella d’uno della sua terra, critico e scrittore, Alan Pauls, autore di Il fattore Borges (edizioni Sur, 166 pag., 16 euro). Detto tra parentesi, “Sur” era una gloriosa rivista letteraria argentina. Al pari di Kafka, il suo nome è diventato, anche per i poco […]

continua »