25
aprile
2024

letture

Arturo Belluardo
Una narratrice da seguire

Racconti dal tormento

Elogio di Giulia Caminito: con il romanzo “La Grande A” e i racconti di “Guardavamo gli altri ballare il tango” sceglie di raffreddare il disagio, cagliandolo in creature d’angoscia

Giulia Caminito è una spiga. Alta alta, sulle sue “gambette secche” come steli e piena di chicchi preziosi in alto. E se per caso il vento la piega, questa spiga, allora lancia i suoi chicchi, le sue parole, come fossero mitraglia: inanella sinonimi, metafore, accosta suggestioni e immagini. Ti travolge con le sue costellazioni di […]

continua »
Eliza Macadan
Il romanzo di Daniela Mattalia

La vista dell’invisibile

“La perfezione non è di questo mondo” può essere letto come un racconto fantastico dove sacro e profano eseguono una danza armoniosa. Ma anche come un manuale d’uso per la nostra seconda natura: quella di fantasmi

Quanta vita e quanta letteratura? Dove finisce una e comincia l’altra? C’è davvero un confine? Viviamo tutti, simultaneamente, nelle due, perché esistono i fatti, la realtà effettiva, ma nulla di questa realtà potremmo capire se non la raccontassimo. Per Daniela Mattalia, la letteratura ha un senso solo se è fatta nel nome della vita, e […]

continua »
Alberto Fraccacreta
Incontro con il poeta

Poesia della luce

Francesco Scarabicchi domani sarà a Urbino a leggere i propri versi: «Mi emoziona il tonfo della neve che cade nel bianco. Allora, quello che assimila lo sguardo e restituisce la parola conduce a una forma estetica»

Il prato bianco di Francesco Scarabicchi – ristampato quest’anno da Einaudi (pp. 131, euro 12) dopo una prima uscita, vent’anni fa, per la piccola ma raffinata casa editrice l’Obliquo – richiama l’ultima passeggiata di Robert Walser nel pomeriggio di Natale del 1956, quando fu trovato nella neve, senza vita, lungo la via che conduce alla […]

continua »
Ilaria Palomba
Catalogo del Novecento

Jack London filosofo

Jack London è uno scrittore scarno e cronachistico? Leggete "Martin Eden" e troverete un autore potente, capace di raccontare in anticipo il secolo delle (grandi) depressioni

John Griffith Chaney, conosciuto come Jack London, è l’estremo più estremo della letteratura americana, o quanto meno il primo tra gli estremi. Ebbe una vita alquanto movimentata, dal vagabondaggio giovanile, raccontato nel romanzo-diario La strada, al lavoro sulle navi, fu poi cacciatore di foche, corrispondente di guerra, cacciatore d’oro e avventuriero. Figlio illegittimo, fu allevato […]

continua »
Angela Scarparo
A proposito del "Borghese"

Il romanzo del Capitale

Il critico Franco Moretti analizza la storia della letteratura dal punto di vista del conflitto tra borghesia e proletariato: quando la narrativa diventa uno strumento politico (per capire la società)

D’accordo, forse non sarà stato Renzi in persona, forse è frutto del lavoro dei suoi, ma quando il politico fiorentino, qualche giorno fa, ha sovrapposto la propria immagine a quella del Pupone, e ci ha scritto sotto, «Una generazione di campioni», non stava inventando niente. Lo “stratagemma stilistico” che il toscano metteva in campo nel […]

continua »
Pasquale Di Palmo
La voce del poeta: Alberto Toni

Il senso che scuote

Affinando una capacità espressiva orientata verso la complessità, l’autore romano cerca una sintesi tra l'io lirico e un noi che ci riguarda da vicino. Perché la storia personale si intreccia con i segni della civiltà, come nella sua raccolta “Il dolore”

Autore di varie raccolte poetiche tra cui Liturgia delle ore (1988) e Teatralità dell’atto (2004) nonché saggista e traduttore, il poeta romano Alberto Toni ha licenziato nel 2016, per i tipi di Samuele Editore, la silloge intitolata Il dolore (100 pagine, 12 euro) che prende spunto dalla poesia eponima in cui, con toni commossi e […]

continua »
Roberto Mussapi
Every beat of my heart, la poesia

Ogni cosa è parola

Intreccio infinito è la storia del mondo, un vortice che ci risucchia e di cui non sappiamo interpretare l’idioma. Ma - ci svela Borges - in questa babelica confusione, in questo mistero che ci strazia riusciremo a cogliere, come in un sogno, il fremito di un ago di bussola…

Jorge Luis Borges, uno dei Nobel negati (con Pound, Luzi, Bonnefoy) che gridano scandalo (accanto a tanti meritatissimi), è uno dei grandi Maestri del Novecento. E in quanto tale ci svela il mondo alle spalle di quel secolo intelligente e scettico, fremente e superbo: ci addita lo spazio eterno della Piramide, il segreto iniziatico del […]

continua »
Raoul Precht
Periscopio (globale)

Goethe e Marianne

Viaggio nell'ultimo amore di Goethe, quello per Marianne Jung, giovane donna fatale (e poetessa) con il quale lo scrittore condivise anche la passione per la poesia persiana di Hāfez

Innamorarsi di una donna, anche in tarda età, non è certo raro; innamorarsi al contempo di una donna e di una vasta e complessa letteratura – senza che tra le due vi sia un nesso specifico – sembra già cosa più originale. Ed è proprio quanto accadde, un paio di secoli fa, all’olimpico Goethe, la […]

continua »
Nicolas Cunial
Le poesie di Beloslava Dimitrova

Natura matrigna

L’uomo nasce in un contesto violento e selvaggio e non gli basta l’intelletto per elevarsi, perché quel contesto lo plasma per sempre. Ecco perché secondo la poetessa bulgara, autrice della raccolta “La natura selvaggia”, l’evoluzione umana è deplorevole…

Non risparmia nessuna forma di vita la poesia di Beloslava Dimitrova (Sofia, 1986), proposta ne La natura selvaggia (Arcipelago Itaca, 72 pagine, 12 euro), con traduzione di Emilia Mirazchiyska e Danilo Mandolini, anzi viviseziona con l’uso di versi chirurgicamente precisi non solo la condizione odierna dell’uomo, ma anche la relazione di questo con il circondario […]

continua »
Pier Mario Fasanotti
Un libro di Osvaldo Guerrieri

Quell’amore bestiale tra Dino e Sibilla

Verosimiglianza e immedesimazione. Ecco gli ingredienti di “La Signora Sandokan” in cui l’autore presta la sua voce a personaggi illustri che si raccontano: l’Aleramo, Gadda, Samuel Beckett e la moglie di Salgari ricoverata nel regio manicomio di Torino

La signora Ida Salgari, moglie di Emilio e madre di quattro figli, nell’aprile del 1911 venne portata nel regio manicomio di Torino, reparto indigenti. A casa non poteva più stare: urlava, spaccava mobili e piatti, era aggressiva con tutti. La diagnosi: alienazione mentale, paranoia, irritabilità della demenza precoce. Ida, che il marito chiamava Aida in […]

continua »