23
aprile
2024

letture

Marco Ferrari
A proposito di "Acciuga regina"

Sua maestà l’acciuga

Salvatore Marchese, scrittore e gastronomo, racconta l'epopea di uno dei pesci più popolari del Mediterraneo. Mescolando l'acciuga di Cetara a quella dei futuristi o di Pellegrino Artusi

Le acciughe o alici sono pesci pelagici della famiglia delle Engraulidae di cui esistono diverse specie che popolano i mari, dal Pacifico al Mediterraneo, dall’Atlantico al Mar Nero. Lunghe in genere non più di 15-20 centimetri, hanno un colore prevalentemente argenteo, il ventre chiaro e la mascella superiore prominente. Le acciughe sono un pesce azzurro […]

continua »
Daniela Matronola
A proposito di “Si spengono le stelle”

Americani, ieri

Matteo Raimondi, nel suo bel romanzo d'esordio ambientato degli Stati Uniti delle origini, racconta passioni e natura, dimostrando che la Geografia - spesso - è più importante della Storia

Voglio parlare ai vostri cuori di lettori: mi perdonerete questo prestito da una canzonetta pop, ma, come nella canzonetta in questione, benché non credo fosse questa la genuina intenzione del paroliere, anche nel romanzo di cui voglio parlarvi, la condizione umana non solo viene illustrata attraverso immagini colte nella natura, ma è evidente che si […]

continua »
Raoul Precht
Il narratore appena scomparso

Le lepre di Paasilinna

In memoria di Arto Paasilinna, il grande scrittore finlandese (autore de "L'anno della lepre”) che aveva raccontato (in chiave comica) l'insoddisfazione del grande Nord e il rifugio dolente nell'ecologismo

Il 15 ottobre scorso è venuto a mancare, in una casa di riposo dell’anonima cittadina di Espoo, Arto Paasilinna, lo scrittore finlandese più amato e conosciuto nel resto d’Europa, autore di una trentina di romanzi che lui, con nordica modestia, definiva invece semplici “novelle”. In Italia è stato pubblicato fin dall’inizio da Iperborea, che ne […]

continua »
Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Per un battito d’ali

Il poeta Tiziano Broggiato getta una nuova luce sul suo percorso artistico e sul mondo. Nella sospensione di un battito d'ali in cima a un grattacielo, osserva. Per la casa editrice LietoColle e per la Fondazione Pordenonelegge, la nuova raccolta "Novilunio"

Novilunio, nuovo libro di Tiziano Broggiato, è un canzoniere sul tempo e sul divenire, dove appaiono in evidenza i luoghi, molti luoghi, e i loro nomi: Praga, Casablanca, Amsterdam, Le Havre… Il libro dedicato alla luna nuova, alla rinascita dell’astro distante dalla terra, del sogno irraggiungibile, è tracciato in una mappa di luoghi storici, che […]

continua »
Francesco Improta
A proposito di “N.B. Un teppista di successo”

Napoleone teppista

Riccardo Ferrazzi affronta a viso aperto il mito inossidabile di Napoleone Bonaparte e, senza falsi pudori, cerca di riportarlo sulla terra in un libro che non è né romanzo né saggio storico

Che il mito abbia esercitato e continui a esercitare un fascino particolare su tutti noi è fuor di dubbio. Lo sa bene Riccardo Ferrazzi che affronta, con l’intento dichiarato di ridimensionarlo, uno dei miti più fulgidi dell’età moderna, quello di Napoleone, che, dopo aver affascinato artisti e scrittori (David; Canova; Appiani e Manzoni etc.), continua […]

continua »
Giuseppe Traina
A proposito di "Le sottrazioni"

Padri di piombo

Nel suo primo romanzo, Carlo Brugnone racconta l'Italia degli “anni di piombo” applicando rigore storico a vicende familiari. E, alla fine, il terrorismo si mostra come una ferita ancora aperta nei sentimenti smarriti del Paese

In proporzione alla portata storica degli eventi, non sono poi tanti i romanzi italiani che abbiano sviluppato un’analisi coscienziosa e non manichea degli “anni di piombo”. Uno tra i più seri che ci sia dato conoscere è opera di Carlo Brugnone e s’intitola Le sottrazioni (Siké Edizioni, 2018, pp. 231, 20 euro). Brugnone esordisce nel […]

continua »
Paola Benadusi Marzocca
“La marmellata di Nostradamus”

Predizioni ai fornelli

Storia e ricette in un singolare libro edito da Jaca Book e firmato da quattro autrici russe. Che racconta del talento culinario dell'indovino più famoso del mondo, Michel de Notre-Dame. Sapiente in decotti e in squisite marmellate, previde molto in anticipo il successo di “Master Chef”

“La marmellata di Nostradamus” (Gelija Pevzner,Tatiana Nikitina, Maria Maramzina, Olga Zolutuchina, Jaca Book, trad. dal russo Corrado Piazzatta, 65 pagine, 16 euro) è un libro singolare di storia e di ricette di cucina con smaglianti illustrazioni e raffinati disegni in bianco e nero. E soprattutto è divertente e ricco di notizie anche riguardo alle marmellate. […]

continua »
Raoul Precht
Periscopio (globale)

Tempo di poesia

«Tutto è nel tempo, fuorché il tempo stesso»: a partire da questa affermazione di Emile Benveniste si può andare a scandagliare il rapporto tra la parola e la fisica

In una pagina curiosa, seminascosta in un rigorosissimo saggio dal titolo “Il linguaggio e l’esperienza umana” che figura nella sua opera maggiore, i Problemi di linguistica generale, Emile Benveniste si lascia trascinare verso un excursus sul tempo, come se, arrivato a un certo punto della sua esposizione, non potesse sottrarsi al fascino dell’argomento. “Tutto è […]

continua »
Roberto Mussapi
Every beat of my heart

Il soffio di Wright

L’autore americano che si scoprì poeta leggendo Pound sulle rive del Garda, e che ha eletto a suoi maestri anche Dante e Montale, ha una voce che “suona come vento da una caverna”. Tra i maggiori nel panorama poetico americano spesso dominato dal minimalismo

La lingua di Charles Wright ha una magmaticità evocante quasi intraducibile, il suo americano suona come vento da una caverna. La seria e onesta traduzione dei suoi versi ne rende il senso e il pensiero, ma solo una riscrittura di anima affine potrebbe coglierne il soffio onirico e plasmante. Nel mese di marzo del 1959, […]

continua »
Marco Ferrari
Ricordo di un campione dimenticato

L’ha detto Castellazzi

Si chiamava Mario Castellazzi: era un attaccante di razza. Un giorno del 1961, con il suo Catania, affondò la mitica Inter di Helenio Herrera. E la radio annunciò all'Italia: «Clamoroso al Cibali!»

«Clamoroso al Cibali!» gridò Sandro Ciotti rubando la linea a Tutto il calcio minuto per minuto. L’Italia, allora incollata alle radioline e non ai cellulari, restò col fiato sospeso. Era una calda domenica quasi estiva, 4 giugno 1961, ultima di campionato. E al Cibali, come si chiamava allora lo stadio di Catania, oggi intitolato all’ex […]

continua »