19
marzo
2024

commenti

Nicola Bottiglieri
Storia di un curioso accidente

Censura in Rete?

Su Facebook un post "politico" prima diventa intermittente poi sparisce definitivamente. Chi governa le parole e le opinioni sui social? Una vicenda che fa riflettere

Ieri sera, al programma di Lilli Gruber Otto e Mezzo vi era il Ministro Alfonso Bonafede, incalzato dal professor Gianrico Carofiglio sulla votazione on line del Movimento 5S che ha evitato al ministro Matteo Salvini di essere processato per il caso della nave Diciotti. Di fronte alle pressanti domande del professore, il ministro balbettava, si […]

continua »
Flavio Fusi
Cronache infedeli

Morire per Danzica

È già calato il silenzio su Pawel Adamowicz, sindaco di Danzica ucciso a coltellate. Eppure, il suo omicidio - o sarebbe meglio dire il suo sacrifico - ha molto da dirci sul futuro dell'Europa e sulla colpevole clima di indifferenza nel quale la stiamo uccidendo

Nei tempi feroci che stiamo attraversando, nemmeno la morte violenta di un giusto si sottrae all’oblio quotidiano delle nostre umane ragioni. Così la terra di un anonimo cimitero polacco si è subito richiusa su Pawel Adamowicz, sindaco di Danzica, ucciso a coltellate – quasi una pubblica esecuzione – durante un evento di beneficienza, il 13 […]

continua »
Anna Camaiti Hostert
Cartolina americana

L’ultimo Muro

Duello ravvicinato tra il presidente Trump e il leader democratico Beto O’Rourke su Muro. Le due concezioni non potrebbero essere più lontane: per uno l'integrazione è criminale in sé, per l'altro è un volano di pace

Giorni delicati, questi, per la politica internazionale degli Stati Uniti: i rapporti con l’Iran non promettono niente di buono e quelli commerciali con la Cina ancora meno. L’incertezza e la pericolosità di equilibri che vanno a frantumarsi creando dei vuoti spaventosi e distaccando il paese sempre di più dal resto del mondo non frenano Trump […]

continua »
Alessandra Pratesi
A proposito di San Valentino

Cara Giulietta

In occasione della festa degli innamorati, una riflessione per tutti coloro che sono innamorati dell’amore, del teatro e del cinema. Due finali a confronto di due trasposizioni cinematografiche del classico dei classici di Shakespeare: “Giulietta e Romeo” di Renato Castellani (1954) e “Romeo+Juliet” di Baz Luhrmann 1996

«Ah, cara Giulietta, perché sei ancora così bella?». È il fatale quesito pronunciato da Romeo sulla tomba dell’amata. Poco importa, poi, se a pronunciarlo sia Laurence Harvey o Leonardo Di Caprio, o se a prestare i tratti alla dolce Giulietta sia Susan Shentall o Claire Danes. Secondario pure che l’ultima dimora della giovane sia un […]

continua »
Flavio Fusi
Cronache infedeli

La Russia di Yulia

«Quando un regime comincia a declinare, si rivolge alla violenza, perché la violenza rimane l’unico strumento per garantire il potere. E la violenza segnala che la fine è vicina»: la verità di Yulia Latynina, la giornalista che svela le bugie di Putin

«I nostri dirigenti, i nostri capi, temono la trasparenza e la critica aperta come il vampiro teme la luce. Insomma: è normale che il vampiro tema la luce, meno normale è che la gente, la gente comune, sia costretta a vivere nel buio». Pochi anni fa a Peredelkino, vicino Mosca, in un tiepido pomeriggio d’aprile. […]

continua »
Flavio Fusi
Cronache infedeli

Io sono più nero di te

“Green Book”, “Se la strada potesse parlare” e “Black-k-klansman”: tre film, tre storie di riscatto nero nascondono (bene) la realtà dell'America di oggi: la questione razziale non è risolta. E l'odio trumpiano per i latinos è solo un modo per confondere vittime e carnefici. Con questo articolo, Flavio Fusi inizia a collaborare con Succedeoggi

«Minchia dottore, questa è la sua gente!». Inverno 1962: tra uno scroscio di pioggia e una tempesta di neve, l’italoamericano Tony lip Villalonga, autista tuttofare, accompagna l’eccelso musicista nero Don Shirley (doc) in una rischiosa tournée negli stati razzisti del Sud degli Usa. Le parti sono da subito rovesciate: il bianco è un proletario rozzo […]

continua »
Lidia Lombardi
In margine al Premio Nonino

Metodo Applebaum

Incontro con la storica e giornalista Anne Applebaum: «L'Europa non riflette abbastanza sulle proprie conquiste. E questo genera equivoci tra patriottismo e nazionalismo. Un modo, pericoloso, di sottovalutare la strategia di Putin»

Una fiducia incrollabile nei confronti dell’Occidente e delle idee progressiste e democratiche che esso incarna. Meglio, che ha incarnato fino a ieri, ma che ora sono incrinate dal montare dei nazionalismi e dei populismi. Anne Applebaum – storica e giornalista americana cinquantacinquenne, premio Pulitzer 2004 per il saggio Gulag: una storia, decenni di indagini sullo […]

continua »
Giuseppe Grattacaso
L'Italia di Salvini e Di Maio

La divisa da Capo

Guardate la foto di Moro qui accanto. Poi pensate a Mussolini che ostentava muscoli e divise. Infine pensate a Salvini e la sua propensione a identificare lo Stato con se stesso e capirete qual è davvero il suo stile...

Italia in bianco e nero dei primi anni Sessanta. Aldo Moro è sulla spiaggia di Terracina in compagnia della figlia Agnese. Lo statista e la bambina si tengono per mano. Agnese, che appare imbarazzata, sembra voglia appoggiarsi al padre, in cerca di conforto. In un’altra immagine, che risale a quella stessa giornata dell’estate del 1961, […]

continua »
Anna Camaiti Hostert
Trumpiana

L’America in ostaggio

Il Muro con il Messico, lo shutdown, il continuo ricorso alla violenza verbale e alla protervia politica: la realtà comincia a smentire il presidente Usa. E la sua popolarità inizia a scendere. Con questo articolo prende avvio una rubrica sulle assurdità di Trump

Chi la fa l’aspetti. Almeno ogni tanto. E Trump ne ha fatte e ne sta facendo tante. Non ascolta nessuno, non legge i rapporti dell’intelligence, non presta attenzione ai pericoli sottolineati da suoi servizi e fa di testa sua. Rivendica successi anche dove non ci sono., come nel caso della Corea del nord. Compie mosse […]

continua »
Nicola Fano
La (povera) Italia di Salvini e Di Maio

Faccetta nera?

Nelle pieghe della curiosa vicenda della canzone "Faccetta nera", tra integrazione fascista e censura ai danni di un celebre comico, c'è la rappresentazione dell'idiozia razzista del presente. E della integrazione impossibile

Nella storia della canzonetta Faccetta nera c’è il destino della nostra attuale, miserabile Italia. Se non la conoscete, ve la racconto qui. Datemi solo poca attenzione per arrivare fino in fondo. È un racconto che parte un po’ di tempo fa. Ho incontrato per la prima volta «Faccetta nera/ bell’abbissina,/ aspetta e spera che già […]

continua »