Marco Vitale
“Eppure osarono” di Maria Rosaria Valentini

Tra arte e vita

Con sorvegliata eleganza, piena di invenzioni e metafore, l’autrice mette a punto un racconto in cui si mischiano favola e dramma, storia, etnologia e pittura. Immaginando la vita di due donne ciociare dell’800 uscite da un dipinto di Ernest Hébert

Due ragazze nelle vesti tradizionali di una valle della Ciociaria, a metà dell’Ottocento dipinte dal pittore romantico Ernest Hébert, cugino di Stendhal, Prix de Rome e futuro direttore, sempre a Roma, dell’Académie de France, sono all’origine di questa nuova prova narrativa di Maria Rosaria Valentini. Scrittrice e poetessa che in quella stessa Valle Comino è nata, ma che da oltre trent’anni, dopo studi di germanistica e di storia dell’arte, vive a Lugano, Maria Rosaria Valentini confeziona con questo Eppure osarono (Francesco Brioschi Editore, Milano 2021, 274 pagine, 17,10 euro) un meccanismo narrativo che mette insieme la favola e il dramma, lo sguardo etnologico e la consapevolezza storica, e non ultimo una profonda conoscenza della pittura del XIX secolo che la porta a riflettere sul mai risolto conflitto tra arte e vita.

Le due ragazze, ritratte dal pittore francese in traccia d’esotismo, depongono infatti le anfore che trasportavano ieratiche sulla testa, lasciano le forre care ai briganti d’ogni folclore e crudeltà e scendono dalla tela per prender vita tra le pagine del romanzo. Vi portano il loro sguardo, mai trascorso oltre il “curvone” dove finisce il loro minuscolo paese, il dialetto dell’aspra terra che incunea tra le balze dell’Appennino, i sogni di un’adolescenza poverissima e collocata in un paesaggio naturale che la scrittrice rende con una prosa di sorvegliata eleganza, carica di invenzioni e metafore che si accendono in sorprendenti tassonomie. La natura è la protagonista di tutta la prima parte del romanzo, con i suoi colori e le iridescenze, ma anche le sue lunghissime ombre e il pensiero corre alla felicità del segno di Corot assai più che all’accademismo di un Hébert. Al centro una limpida fonte – fontana di rustica amòur verrebbe da dire col Pasolini delle Poesie a Casarsa– rappresenta un termine di probità e di sogno; le due ragazze – Lia e Lucietta – vi si ritrovano a vagheggiare un futuro lontano dal paese, e poi perfino a progettarlo. Fuggiranno con il favore del buio per diventare modelle dei pittori, colorati strumenti di romantiche rêverie; le belle ragazze della Ciociaria con i loro tratti forti, le antiche fisionomie, i meravigliosi occhi scuri e profondi sono a Roma particolarmente richieste negli studi degli artisti. In realtà la sola Lucietta riuscirà a dar corpo a quel sogno, ma a quale prezzo. 

C’è nel congegno narrativo di Maria Rosaia Valentini una marcata soluzione di continuità: il viaggio che dalle propaggini di un paesaggio immutabile conduce la sua eroina addirittura a Parigi al seguito di un pittore che l’ha ingaggiata per posare davanti al suo cavalletto. È un viaggio che Lucietta compirà interamente a occhi chiusi, come a segnare una separazione senza rimedio, uno scarto di orizzonte definitivo, talmente vasto che gli occhi non osano contemplarlo. Nessuna descrizione della “capitale del XIX secolo”, tutto ormai si svolge nello studio dell’artista in un crescendo che giunge a sfiorare la claustrofobia, intanto che lo stesso artista e la sua modella ingaggiano un muto – nell’accezione prima della parola – combattimento. Dalla felicità en plein airsi giunge così a un cupo – a tratti violento, ma anche sensuale – teatro da camera che tale felicità, tale luce vorrebbe per qualche via segreta ritrovare, ma trasformandole alla radice, cogliendovi un’essenza che pare ogni volta a portata di mano e tuttavia si sottrae. 

Non potrebbe essere più netto il contrasto tra queste due metà del romanzo, a specchio di una distanza incolmabile: due mondi che con tratto sicuro la scrittrice restituisce sulla pagina ad avvalorare la bontà e insieme la follia di una scelta, di un coraggio fuori misura tra le pietre di un paese perduto nei secoli, tra i castagni e le forre.

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