Roberto Mussapi
Every beat of my life

Il senso della gioia

Secondo Mario Luzi – ricorda Roberto Mussapi andando con la memoria alla loro ultima conversazione – nessuno come Rilke ha percepito nel Novecento, in modo del tutto naturale, l’aspetto creaturale della vita: dolore e felicità, nascita e morte, rigenerazione

Importante – in parte concordo, in parte no, ma ben comprendo – quanto mi disse Mario Luzi nel nostro ultimo incontro, egli novantenne guarito da una polmonite e felice, senatore a vita nobile di natura e animo, l’ultima conversazione, in forma di intervista. Edita, facilmente rintracciabile, ma qui basta il senso del tutto: in un secolo, Novecento, di grande poesia ma di inquietante afflizione, di poeti potenti ma quasi sempre segnati da una disillusione della vita, o da una lettura prevalentemente tragica della stessa (non sono d’accordo che sia proprio così, così drasticamente), per lui, il “Mario irraggiungibile” di un celebre verso, colui che apre il secolo, Rainer Maria Rilke, è il più pieno del senso vitale che segna la poesia assoluta e che colloca l’autore dotato di questa grazia tra gli immortali. 
Più del grande Yeats, rispose alla mia prontissima domanda-interruzione, grande Yeats, ma solo Rilke, in quel passaggio di secolo e nella poesia a venire, ha avuto il senso assolutamente e naturalmente creaturale della vita, che comprende dolore e gioia, nascita e morte e rigenerazione incessante.
Testimonianza, prova lampante, in tutta la straordinaria opera del poeta, il libro su Maria, di cui ora presento una poesia centrale in una traduzione felice, e che il libro merita, a opera del poeta Massimo Morasso, una delle teste pulsanti del panorama poetico, spirituale e saggistico italiano di oggi.

Nascita di Cristo

Se tu non fossi piena di candore, come potrebbe

darsi in te ciò che ora illumina la notte?

Guarda, il Dio dell’ira sopra i popoli

si fa mite, e viene in te nel mondo.

Lo immaginavi più grande?

Ma cos’è la grandezza? Attraverso tutte le misure,

che in sé annulla, va in linea retta il suo destino.

Neanche una stella ha una via così.

Vedi, questi re sono grandi

e trascinano a te, al tuo grembo,

i tesori che ritengono i più grandi,

e tu, forse, stupisci a questi doni –:

ma guarda, fra le pieghe del tuo panno,

come lui ora già ogni cosa sopravanza.

Tutta l’ambra che in mare si trasporta,

le gioie d’oro e gli speziati aromi

che si diffondono nei sensi e si consumano:

tutto questo è rapido e fugace

e, alla fine, resta solo il pentimento.

Ma (lo vedrai): Egli dà gioia.

Rainer Maria Rilke

Traduzione di Massimo Morasso

Facebooktwitterlinkedin