Paola Benadusi Marzocca
Le Strenne per i più piccoli

Il sogno di Mary

Una ragazza un po' solitaria con una fervida immaginazione sognò a occhi aperti e creò un libro destinato a durare: “Frankestein”. Una storia emblematica e virtuosa, raccontata da Linda Bailey, che contribuisce allo spessore delle proposte rivolte a un pubblico di lettori finalmente numeroso

«Nulla è più potente della gentilezza» dice il cavallo al bambino nel singolare libro di Chalie Mackesy, Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo (Salani, trad. Giuseppe Iacobaci, 15,60 euro) e la gentilezza fa parte del Natale anche in momenti cupi e confusi come quello che stiamo vivendo. Il bambino fa tante domande ai suoi amici animali, ma non sempre ci sono risposte. A volte l’unica risposta è il silenzio. La sua immaginazione lo slancia verso regni sconosciuti, ricchi di tutte le meraviglie possibili e abitati da esseri che sembrano di un’altra specie, tutti diversi tra loro, ciascuno con le sue debolezze. Questo libro magnificamente disegnato parla di antiche e ripetute verità, incoraggia a vivere con coraggio e a non vergognarsi a chiedere aiuto quando ce n’è bisogno. Soprattutto invita a seguire i propri sogni. E il Natale nella tradizione millenaria con cui si ripete ogni anno, nasconde il desiderio nostalgico di sconfinare nel sogno.

Di sogni sono piene le fiabe, ingrediente necessario spesso presente nella struttura degli spettacoli, dei film e nei libri che le raccontano. Cominciamo con Pelle d’asino riscritta da Cécile Roumiguière e illustrata da Alessandra Maria (Rizzoli, trad. Francesca Mazzurana, p. 58, 20 euro). «In un luogo chiamato il Regno il tempo si era fermato, e tutti stavano aspettando». Fiaba classica riscritta con ritmo avvincente, accompagnata da illustrazioni che rendono l’immagine di una natura che partecipa al dramma vissuto dalla bellissima principessa. La follia del padre, sovrano assoluto di un regno fantastico, rimasto vedovo, che desidera la propria figlia e non esita per ottenere il suo consenso a sacrificare l’asino, la bestia paziente per eccellenza a cui vuole bene e da cui dipende la sua ricchezza. Tanti sono i temi che contiene questa fiaba che appartiene al mito, e che come tutte le fiabe che si rispettino finisce nel modo migliore. 

Mai trascurabile per gli editori il ciclo delle Cronache di Narnia di Clive Staples Lewis di cui già Mondadori ha pubblicato un’edizione integrale con tutti i sette libri della saga. Nessuno prima di Lewis aveva pensato all’immagine del leone che guarisce la miseria umana sacrificandosi. È quanto accade nel primo romanzo Il leone, la strega e l’armadio tradotto magistralmente da Davide Morosinotto e arricchito dalle incantevoli illustrazioni di Christian Birmingham (19 euro). L’impossibile in questa intramontabile storia fantasy diventa elemento creativo della realtà quotidiana; si aprono nuove prospettive e nuove dimensioni che mettono in rilievo la crudeltà degli esseri umani come quella di alcune creature fantastiche appartenenti alle fiabe.

I folletti fanno parte dell’oscuro popolo della notte, ma non sono sempre dispettosi e a volte aiutano il grande signore con la barba bianca che viaggia per giorni e notti nella natura selvaggia per distribuire i suoi doni la notte di Natale. La loro avventura è raccontata in rima nell’accattivante albo Natale coi folletti di Valérie Weishar-Giuliani e Hervé Le Goff (Jaca Book, 14 euro). Ma i folletti sono maschi o femmine?, si potrebbe chiedere una bambina curiosa secondo lo stereotipo dominante in questo periodo sulla scia delle Storie della buonanotte per bambine ribelli di Francesca Cavallo (Mondadori). 

Gli animali e la natura sono argomento principale di molti testi quasi tutti di ottimo livello per contenuto e immagini. Tra questi Un solo mondo di Michael Foreman (CameloZampa, 16 euro) che richiama l’attenzione sul problema dell’inquinamento atmosferico cresciuto a dismisura senza tenere conto che molte forme di esistenza possono esaurirsi trasformando il nostro pianeta in una landa desolata come nei peggiori scenari distopici.

Un altro fatto straordinario di questo Natale sottotraccia è che i consumatori più attratti dai libri sono proprio i bambini dall’età prescolare all’adolescenza. Contrariamente alla maggior parte degli adulti sono interessati alla lettura e hanno dinanzi un favoloso scenario. In una vera festa dell’immaginazione tra i giocattoli si confondono albi illustrati, cartonati di ogni genere, pagine disseminate di luci che si accendono e si spengono come Jngle Bells, cantiamo il Natale di Nicola Slater  Fabbri, 15,90 euro) e l’incredibile testo illustrato in Photcular, Canguri e altri animali dell’Australia (Rizzoli, 24,90 euro) di Dan Kainen e Ella Morton, in cui si vedono gli animali che si muovono come fossero veri.

Nella nuova collana “Impariamo a sbagliare”, Stefania Andreoli scrive di fiducia, ansia, creatività per i bambini delle elementari inserendo nei testi giochi ed esercizi con la tesi di fondo che «le cose non sono sempre facili», ma vivere vuol dire mettersi in gioco e rischiare (Fabbri, 9,90 euro). La trasfigurazione della realtà in un mondo magico, il linguaggio limpido che riferisce in modo inequivocabile l’eterno duello tra la luce e l’ombra aiuta i ragazzi a inserirsi nel mondo circostante. Così avviene leggendo Il viaggio di Halla di Naomi Mitchison (Fazi Ed., trad. Donatella Rizzati, 148 pagine, 15 euro), un classico riscoperto della letteratura fantasy del Novecento. Mentre cattura fin dalla prima pagina la storia di Mary – La ragazza che creò Frankestein scritto da Linda Bailey e illustrato da Jùlia Sardà  (Rizzoli, trad. Eleonora Dorenti, 18 euro) che parla di una ragazza un po’ solitaria, dotata di una fervida immaginazione, Mary Shelley, che per caso fece un sogno a occhi aperti e il giorno dopo cominciò a scrivere un libro straordinario destinato a durare nei secoli.

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