Roberto Verrastro
A proposito di “Pandemic”

Storie di pandemia

In un romanzo di Robin Cook di meno di due anni fa c'è una singolare storia di virus sfuggiti al controllo umano che uccidono attaccando i polmoni delle persone. Un “medical thriller” che ora spaventa gli Stati Uniti

«Sa quante persone muoiono ogni giorno in America aspettando un trapianto d’organo?». La risposta a questa domanda (una ventina) è fornita da un romanzo inedito in Italia, scritto dal maestro statunitense del medical thriller, l’80enne Robin Cook, e pubblicato nel dicembre 2018 con il profetico titolo Pandemic (G.P. Putnam’s Sons, 400 pag., 7,50 euro, ebook 3,80 euro). Nella prefazione Cook, che è un medico, ricorda che il 17 agosto 2012, sulla rivista Science, apparve il primo articolo che presentava al mondo una molecola definita CRISPR/Cas9, ingegnerizzata da un sistema immunitario batterico che si era evoluto per contrastare gli invasori virali. Qualsiasi gene la cui sequenza sia nota può ora essere rimosso, sostituito, acceso o spento, «anche da uno studente di scuola superiore con un’istruzione minima e armato di reagenti a basso costo», osserva Cook, in quanto la molecola in questione, costituita da tre componenti batterici facilmente prodotti, è realizzabile su misura per modificare i geni nelle piante o negli animali.

Tutto si aggrava quando tale tecnologia desta l’attenzione del protagonista del romanzo, il multimiliardario cinese Wei Zhao. Il 7 aprile 2018 suo figlio, il 28enne David Zhao, studente del dottorato di ricerca in genetica e bioinformatica del dipartimento di biologia dei sistemi alla Columbia University di New York, si reca nel New Jersey, dove si trova il Dover Valley Hospital, ristrutturato dal padre che, nei paraggi, ha edificato la sede statunitense della sua società biofarmaceutica di Shanghai, la GeneRx, e un ulteriore edificio a tre piani che ospita l’inquietante Farm Institute, detto The Farm, al cui interno si trovano «maiali clonati e sterili i cui genomi erano stati modificati dalla CRISPR/Cas9», oltre ad aree per altri animali, come capre, pecore, mucche, scimmie, cani e topi. Al Farm, David è atteso dal nordcoreano Kang-Dae Ryang, un collaboratore del padre, al quale chiede: «Hai fatto quanto ti ho suggerito?». «Tre volte, l’ho messo nell’acqua potabile. Funzionerà?», ribatte Kang-Dae. «Forse troppo bene. Era tossico per le cellule renali umane nella coltura dei tessuti», conclude David entusiasta.

Sette mesi dopo, il 5 novembre 2018, alle 10.23 viene dichiarata morta a New York al Bellevue Hospital la 28enne Carol Stewart. La ragazza era salita alle 9.10 sulla metropolitana a Sunset Park, Brooklyn, ma dopo poche fermate era crollata a terra in preda a un’improvvisa insufficienza respiratoria. L’autopsia è affidata al medico legale Jack Stapleton, che nota una cicatrice rosa sul petto della donna, segno di una sternotomia mediana risalente a tre mesi prima, quando Carol era stata sottoposta a un trapianto di cuore. Ma la patologia che l’ha uccisa è tutta nei polmoni, che risultano pieni di liquido a causa di quella che Jack riconosce come una tempesta di citochine: un processo simile all’annegamento, che avviene quando il sistema immunitario percepisce gli antigeni di un virus, rilasciando uno stuolo di proteine ormonali straordinariamente dannose. I campioni di liquido polmonare, analizzati dalla virologa Aretha Jefferson, hanno mostrato chiari effetti tossici proprio sulle cellule renali di cui parlava David Zhao, ma tutti i test sui virus noti risultano negativi. A Carol inoltre non erano stati somministrati i farmaci immunosoppressori richiesti dal trapianto di cuore per evitare la crisi di rigetto.

Simili stranezze conducono Jack Stapleton a indagare sul mondo di Wei Zhao: Carol Stewart era stata infatti operata allo Zhao Heart Center presso il Manhattan General Hospital. Wikipedia rivela che Wei è nato a Shanghai nel 1960 da proprietari terrieri presi di mira dagli studenti ai tempi della Rivoluzione culturale, che li costrinsero a sperimentare la condizione dei poveri lavorando la terra. Da adolescente disposto ad accettare il dogma maoista, Wei riuscì a farsi ammettere alla Jiao Tong University di Shanghai, per studiarvi biotecnologia con particolare interesse alla produzione farmaceutica. A 35 anni inaugurò la GeneRx a Dover, nel New Jersey dove, grazie ai più recenti metodi di manipolazione genetica come la CRISPR/Cas9, animali da fattoria quali capre, pecore, maiali e polli «sono stati trasformati in bioreattori viventi transgenici che producono i farmaci desiderati nel loro latte o sangue». Il 7 novembre Jack si precipita a Dover, perché sa che «nel caso di una pandemia possono verificarsi 500 morti al giorno, motivo per cui quella morte in metropolitana lo spaventava così tanto».

Il mistero si infittisce: il DNA di Carol Stewart e quello del presunto donatore del cuore, James Bannon, un motociclista 17enne morto in un incidente stradale, risultano infatti identici, cosa che sembra scientificamente impossibile, ma in parte spiega la mancata somministrazione a Carol dei farmaci immunosoppressori. Wei Zhao e sua moglie Pakpao ospitano Jack Stapleton nella loro lussuosa dimora per un pranzo a base di pollo piccante, il Kung Pao Chicken. Wei Zhao spiega a Jack cosa lo abbia portato negli Stati Uniti:«I prezzi dei farmaci in Cina vengono controllati, i vostri politici invece dipendono dalle campagne di donazione dei colossi farmaceutici. Qui c’è molto più denaro da fare in tutti gli aspetti dell’assistenza sanitaria. In Cina temo invece l’amore di Xi Jinping per il potere centralizzato, il suo e quello del Partito Comunista». Poco dopo nella metropolitana di New York muore con la stessa sintomatologia di Carol Stewart una ragazza bisessuale, Helen VanDam, che aveva avuto una relazione con Carol e un’altra con un certo John Carver, trovato agonizzante nel suo appartamento.

E mentre a Londra e a Roma muoiono altri due cittadini newyorkesi, al Dover Valley Hospital si spegne Margaret Sorenson, una conoscente di Carol Stewart che, a differenza delle nuove vittime dell’incipiente pandemia, aveva subìto anche lei un trapianto di cuore. L’8 novembre, il minaccioso Wei Zhao chiarisce a Jack Stapleton, costretto in seguito a dotarsi di una scorta per non essersi fatto corrompere dal magnate cinese intenzionato a comprarne il silenzio, che con CRISPR/Cas9 erano stati eliminati dagli embrioni suini 62 retrovirus endogeni, per sostituirvi in apparente sicurezza i geni degli animali con quelli delle due pazienti in attesa del trapianto. Una procedura illegale per produrre cuori umani immunologicamente personalizzati facendoli crescere nei maiali. Nel caso di Carol, il cuore giungeva da un maiale solo transgenico contenente i geni della ragazza. In quello di Margaret, il risultato è stato raggiunto aggiungendo all’embrione suino una cellula staminale pluripotente, ottenuta da uno dei fibroblasti cutanei della paziente, generando un maiale transgenico/chimerico, ovvero composto da cellule tanto umane quanto suine. Il gammaretrovirus B responsabile della pandemia è stato reintrodotto negli embrioni da David Zhao e Kang-Dae Ryang in combutta con il governo cinese, scegliendo un retrovirus suino simile all’HIV in grado di infettare le cellule umane: un sabotaggio per impedire a Wei Zhao di chiudere le sue aziende in Cina. L’editing genomico può finire nelle mani sbagliate: Pandemic è la storia di questo pericolo, scriveva Cook nella prefazione. Ora è sperabile che non ne diventi la cronaca.

Facebooktwitterlinkedin