Roberto Mussapi
Every beat of my heart

L’Universo di Lu Yun

Nel poeta cinese del IV secolo d.C., nella sua ascesi a tu per tu con la Natura, un’anticipazione della poetica di Walt Whitman in cui corpo anima e cosmo coincidono, e della «docile fibra» percepita da Ungaretti

In questa lirica di Lu Yun, poeta cinese del IV secolo d.C., vediamo un atteggiamento tipico del poeta nella sua terra che vive estaticamente al di là del mondo, godendo l’isolamento non come clausura ma come pace, la finestra tappata con bulbi e felci, prodotti della vegetazione. Ma non è separazione dal tutto la sua, è un allontanamento che lo porta, fuori dal tumulto del fluire del tempo, a intonare il suo cuore alla primavera, a vivere a fine anno l’autunno nel suo cuore.
E la rivelazione numinosa: copia i mutamenti cosmici, s’intona al mondo dello spazio celeste.
Quanto raggiunge Whitman con la sua identificazione di corpo anima e cosmo, quanto percepisce Ungaretti sentendosi «docile fibra dell’universo» è qui risultato di preparazione, silente a umile ascesi: la sua casa diviene un Universo.

 

Il vento della  valle

Vivendo di là ritirato dal mondo,

Godendomi in silenzio l’isolamento,

Stringo di più la corda della mia porta,

Tappo la mia finestra con bulbi e felci.

L’animo mio s’intona alla primavera,

Al finire dell’anno ho l’autunno in cuore.

Così, copiando i mutamenti cosmici

La mia casa diventa un universo.

Lu Yun

(Traduzione di Giorgia Valensin)

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