Roberto Mussapi
Every beat of my heart, la poesia

Se Cinzia ascolta

Properzio amplifica coralmente il suo amore per la donna amata affermando, insieme a Catullo e Lesbia, quel binomio che con Petrarca e Laura diventa fondamento della lirica d’Occidente. Lo fa in questi versi dove anche il suo poetare si realizza solo attraverso l’amata…

Le Elegie di Properzio, che il lettore ha già incontrato in questi “battiti del cuore”, costituiscono uno dei grandi libri d’amore di ogni tempo. Accanto a Catullo-Lesbia, Properzio-Cinzia fonda il prototipo per l’italiano Francesco-Laura che verrà, definendo la lirica d’Occidente. Che solo Dante porterà fuori dal canone con la Vita Nuova, proiettata in una direzione metafisica che già urge nelle drammatiche stanze di Cavalcanti.
Properzio inventa un genere, fonde lirica (la poesia dell’io che si interroga e meraviglia) e epistola, lettera inviata a un destinatario. Destinatario e oggetto d’amore coincidono. Con alcune poesie di corollario che Properzio invia ad altri, amici, per amplificare coralmente la sua epistola a Cinzia.
Qui una confessione d’amore nudamente ardita, anticipante l’umiltà dantesca: per obbedienza a un’ispirazione divina ho lasciato le muse, le ispiratrici, per isolarmi nel bosco, fuori dalla vita della città e della gloria. Ma nel bosco non sogno di imitare Orfeo, il padre e il dio di tutti i poeti, che con il suo canto faceva muovere le querce e piangere le belve. No, io spero soltanto di scrivere versi da leggerti con il capo appoggiato sulle tue gambe.
Non lo sconvolgimento della natura lo scopo della mia poesia, ma il tuo ascolto. Sì, il premio della poesia è qualcuno, amato, che ti ascolta.

 

Properzio-e-Cinzia

Più delle frecce dell’armata d’Etruria

gli strali che Amore mi ha confitto nel petto.

Lui mi vietò di trascurare le flebili muse

e di abitare così nel bosco di Ascra,

non certo perché le querce seguissero i miei versi,

o nella selva potessi col canto ammansire le fiere,

ma solo perché Cinzia si stupisse ai miei versi:

allora sarei più famoso del maestro di Orfeo.

Non mi affascina solo l’elegante bellezza,

o la donna che vanti un illustre casato,

mi sogno sul grembo di una donna coltivata,

che premia con il suo ascolto i versi che le leggo.

che premi i versi che le sto leggendo, ascoltandoli.

Se accade, non conta più l’opinione del volgo:

la mia certezza è nel giudizio di Cinzia.

Se poi per la mia pace mi volgerà il suo ascolto,

non avrei nemmeno paura di Giove.

Properzio
(Traduzione di Roberto Mussapi)

 

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