Alessandro Boschi
Il nostro inviato al Lido

Il cinema di moda

Lo stilista Tom Ford presenta in concorso “Nocturnal animals”, un noir che mescola amore e letteratura nel segno dell'eleganza. Visto anche “The bleeder" che racconta, di nuovo, la storia di Rocky

Già apprezzato qualche anno fa qui al Lido dove aveva presentato Single man, Tom Ford abbandona la moda, il suo elemento naturale, per misurarsi di nuovo con il cinema. Lo stilista statunitense in realtà trasferisce il proprio stile, appunto, dalla stoffa delle sue realizzazioni alla pellicola dimostrando di sapersi destreggiare con un racconto che si svolge su diversi piani di narrazione. Nocturnal animals, in concorso, è un thriller con atmosfere noir, aiutato in queste dalle musiche di Abel Korzeniowski, e racconta la storia di uno scrittore innamorato che si rifà vivo con la moglie 19 anni dopo essere stato mollato facendole recapitare le bozze di un libro appena scritto. Vendetta o amore inestinguibile? Si vedrà. Tom Ford è un regista mai banale, forse fin troppo elegante ma mai di maniera e, soprattutto, così intelligente da  capire che un gran cast aiuta molto la riuscita di un film. Oltre ai protagonisti Amy Adams (già protagonista di Arrival) e Jake Gyllenhaal, vanno segnalate le performance di Aaron Taylor-Johnson e lo straordinario cameo di Laura Linney. Discorso a parte per Michael Shannon, attore secondo noi gigantesco non solo per le dimensioni.

The bleederInteressante poi The bleeder, che racconta la storia di Chuck Wepner, il pugile le cui gesta ispirarono Sylvester Stallone per creare il personaggio di Rocky. A meta tra la finzione e la realtà, con inserti di vero repertorio,  The bleeder è diretto dal canadese Philippe Falardeau e interpretato da Liev Schreiber, che ancore una volta dà prova di essere non solo un grande attore ma uno straordinario uomo di cinema. Se poi qualcuno fosse interessato a vedere recitare un altro attore straordinario vi consigliamo di osservare con attenzione Michael Rapaport, che qui interpreta il fratello di Chuck. Ha solo due sene ma memorabili. Se vi capita dategli un’occhiata, magari in lingua originale. Credeteci, sono questi gli attori che fanno la differenza, tanto quanto protagonisti.

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