Leone Piccioni
Nove racconti di Francesca Marciano

Do you speak Chanel?

Con “Isola grande Isola piccola” (scritto in inglese e tradotto in italiano), la scrittrice sceneggiatrice che vinse con “Casa rossa” il Premio Rapallo nel 2003, si conferma una delle nostre migliori narratrici di oggi

Una delle nostre migliori scrittrici di oggi, Francesca Marciano, scrive anche in inglese e poi si fa tradurre. Il risultato è comunque ottimo. La raccolta di racconti Isola grande Isola piccola è uscita prima negli Stati Uniti con il titolo The other language. Ora è pubblicata da Bompiani (323 pagine, 18,00 euro), nella traduzione di Tiziana Lo Porto. La Marciano ha vissuto a lungo negli Usa e in Africa. (Beppe Fenoglio aveva scritto in inglese la prima stesura di Primavera di bellezza, ma poi aveva pubblicato il romanzo nel suo italiano). I racconti del libro della Marciano sono nove e alcuni di grande bellezza. Per esempio il primo, un capolavoro, che si intitola “L’altra lingua” riprendendo il titolo inglese: un lungo racconto di 50 pagine e più tra tenerezza, ironia, drammaticità e tanti umani sentimenti.

MarcianoÈ il racconto di una duplice vacanza in Grecia di tre ragazzi con il padre che è rimasto vedovo da poco. Nella gioia di quelle vacanze i figli potevano allontanare un poco il dolore per la perdita della madre. Non parlano greco, non parlano inglese e quest’ultima mancanza si rivelerà molto importante nella seconda vacanza e non solo. Prima di ripartire per la Grecia, dopo che l’inverno aveva coperto Roma di neve con un panorama meraviglioso, il padre, che malgrado i bambini si era sentito anche più solo, è disperato. La più grande dei figli, ormai una giovinetta, incontra due ragazzi inglesi con i quali vorrebbe parlare senza poterlo fare per via della lingua: le piace di più quello più piccolo ma si troverà quasi controvoglia a perdere la verginità con il più grande su una roccia in riva al mare. Si chiama Emma ed è rimasta un po’ traumatizzata dall’accadimento. Il padre, d’altra parte, sembra consolarsi un po’ per la conoscenza di una giovane donna con la quale abbozza un flirt, ma la cosa si complica, non è vero amore e il padre bruscamente decide di ripartire subito, assai prima della data fissata per la fine delle vacanze, con grande rincrescimento dei figli.

Cop marcianoVorremmo dedicare a tanti racconti lo spazio che si è dato al primo, ma non si può fare in un solo articolo. Ecco però quello intitolato “Chanel”: la protagonista del racconto, Caterina, ha avuto per un suo documentario la “nomination” del premio David di Donatello. Felice si immagina l’incanto della premiazione con tanta gente, applausi, con la ripresa in diretta tv. Non ha un abito adatto all’occasione e decide di comprarne uno che ha visto da Chanel, bellissimo ma carissimo. Subito dopo viene a sapere che né la festa del Premio né la ripresa televisiva ci sarebbero state per tagli al budget del “David”. Quel vestito tanto amato non avrebbe più avuto occasione di indossarlo, tenta così di venderlo ma le viene suggerito di non separarsene: le sta meravigliosamente. Caterina serba così il vestito come una specie di icona.

marciano cop 2Prima di buttar giù queste note ho riletto Casa rossa della Marciano, uscito nel 2003 da Longanesi: aveva avuto, sbaragliando tutti gli altri concorrenti, 1’importante Premio Rapallo (me lo ricordo bene perché ero presidente della Giuria). Casa rossa ha avuto parecchie ristampe e ovunque un grande successo, specialmente negli Stati Uniti, in Spagna, in Francia, in Inghilterra. La “Casa rossa” fu costruita in una masseria in Puglia, in mezzo a un paesaggio di grande bellezza. Sarà la sede di avventure drammatiche (un omicidio o un suicidio non si sa, in un momento di grande tensione tra moglie e marito, tanto che in molti e perfino una figlia sospettano la madre del delitto); ma ci sonoanche amori, vita di tutti i giorni, il trascorrere degli anni mentre i ragazzi diventano grandi e responsabili, i difficili rapporti anche tra altri membri della famiglia. E poi la tragedia: la giovane ragazza, quella che aveva sospettato della madre, mette via tutti i suoi ricordi e si impegna nellalotta armata contro le istituzioni, si affida alle Brigate Rosse per risolvere i suoi inquietanti dubbi sulla vita e insieme al fidanzato prepara piani di azione che comportano lutti. Lo spaccato sulla vita politica italiana, sul contrasto tra il governo e gli estremisti con il tragico evento della morte di Moro, risulta molto intrigante anche per i lettori stranieri. Difficile trovare in un libro tante cose, tanti episodi insieme e sentirli fluire con chiarezza, con consapevolezza e anche se contrastanti, toccati da emozioni, paesaggi, spazi di poesia.

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