Roberto Mussapi
Every beat of my heart, la poesia

Irraggiungibile Cinzia

Nella contemporaneità solo il cinema di François Truffaut ha saputo descrivere la stessa specie di amore provato da Properzio verso la donna amata. I suoi versi sono come rivolti all'Infinito... Che è inarrivabile

Questi versi sono estrapolati da un’elegia di Properzio, uno dei grandi poeti latini dell’età d’oro di Augusto. Il suo libro a Cinzia è una novità assoluta nella lirica occidentale. Properzio non parla a se stesso, scrive lettere in forma di poesie: la sua è elegia epistolare. Le lettere sono principalmente indirizzate a Cinzia, la donna amata, simile alla Lesbia di Catullo per la passione lacerante che genera, per l’infedeltà che fa impazzire il poeta, per quella tragica irraggiungibilità ultima, definitiva, appagante, che nel mondo contemporaneo solo il cinema ha saputo riproporre con La mia droga si chiama Julie e altri film d’amore del grande François Truffaut. Ma Cinzia è, forse, ancora più presente di Lesbia, perché è lì, davanti, il poeta sta scrivendo poesie indirizzate a lei: che noi vediamo ascoltare, magari scrollando le spalle, muta, anche a noi inarrivabile. Inarrivabile, l’aggettivo che definisce l’infinito. E il suo desiderio terreno, la poesia.

 

Properzio e CintiaI lamenti sulla sua infedeltà, lei ti soggioga,

spesso pregarla per un nonnulla, spesso ti respinge,

e spesso roderti coi denti le unghie immeritevoli

mentre l’ira ti agita i piedi irresoluti.

Inutili gli unguenti sparsi sui miei capelli,

e l’andatura si faceva cauta, i passi misurati.

Qui non c’è erba che valga, né Citeide notturna,

né gli infusi del sapiente Perimede.

Non c’è falso veggente che io non ingrassi,

né fattucchiera che non rigiri i miei sogni.

Quando non scorgi né le cause né le ferite aperte,

da dove provenga tanto male è un mistero.

Non di medici o di un letto ha bisogno questo malato,

e il mutare del cielo o del vento non lo sfiorano:

cammina, e gli amici vedono il suo funerale!

Questo è il mistero che noi chiamiamo amore.

Properzio

(Da Poesie a Cinzia, Feltrinelli, traduzione di Roberto Mussapi)

 

 

Facebooktwitterlinkedin