Andrea Carraro
Dialoghetto sul (mal)costume

Moravia o Bolaño?

Comincia oggi una nuova rubrica: Andrea Carraro racconta in forma di dialogo semiserio il mondo della letteratura e dell'editoria. Fatto più di vizi che di virtù

“Volevi parlarmi…”

“Beh, sì… Giusto per conoscersi… Ho letto qualche pagina del tuo romanzo…  Accomodati, troppo sole?, spostati pure… Ti ordino un caffè?”

“Ah, ti è piaciuto?”

“Poi ne parliamo… adesso dimmi un po’ di te… Chi sei, che cosa fai, immagino che sei studente…”

“Sì, Filosofia, un po’ fuori corso…”

“Ah, bene, e quando hai cominciato a scrivere?”

“Beh, da sempre, scrivo da sempre…”

“Benissimo, e cosa leggi? Quali autori ti piacciono? Quali registi vai a vedere”

“Mi piace Marukami, e Roberto Bolaño e i fratelli Cohen e Tarantino…”

“Ah, bene, sei aggiornato… E vediamo… Moravia? L’hai letto Moravia?”

“Che c’entra Moravia?”

” Scrivi di Roma, beh, Moravia, sai, i Racconti romani, La romana…”

“No, non leggo quasi per niente scrittori italiani…

“Ah”

“Eppoi Moravia, no, ancora co’ Moravia… Scusa eh?.. Questi so’ vecchi…. Oggi ci vuole altro che Moravia…”

“Beh, allora qualche altro classico italiano…”

“Classici… Beh, che intendi?, tipo Manzoni, Svevo, Pirandello, quella roba lì…”

“Quella roba lì, sì”

“Ma sì, ho letto, a scuola ho letto tutto, ma oggi, oggi c’è bisogno d’altro… La letteraura italiana poi che cosa conta nel mondo?…”

“Allora Flaubert, Balzac, Tolstoj, Dostoevskij… Li hai letti, ti piacciono?”

“Ma si, sì, li conosco, ma oggi c’è bisogno d’altro, te l’ho detto… Oggi c’è il web, i videoclip, i social… Basta con questa roba muffosa… Forse tu mi giudicherai un pazzo… Ma dico basta coi classici, basta con la poesia….”

“Non leggi poesia…”

“Poesia? Ma scherzi? Perché tu leggi ancora poesia… Non ci credo. Ma no, oggi c’è il web, i social,  le graphic novel, i fumetti, oggi regna la simultaneità… Oggi Dostoevskij non scriverebbe più in quel modo… ”

“Ok… E Céline, Céline lo conosci… Ho visto che usi molto i tre puntini sospensivi…”

“Céline…. Sì, ho cominciato il Viaggio… Ma poi l’ho interrotto, perché mi rovinava lo stile! Ma che fai, ti alzi?…”

“Vado a pagare alla cassa….”

“Ma non mi hai detto nulla del romanzo… Pensate di pubblicarlo?…”

“Ti farò sapere…”

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