Erminia Pellecchia
Un intellettuale da riscoprire

Nel nome di Gatto

Salerno ritrova il "suo" poeta. In memoria di Alfonso Gatto parte oggi la rassegna «etico/estetico» che mescola teatro, musica e, naturalmente, poesia e memoria

Etica ed estetica, due facce della stessa medaglia, come suggeriva Wittgenstein. Etica ed estetica, la bellezza come motore delle coscienze, le arti come manifesto di un “gusto” dei valori. Etica ed estetica: il pensiero corre ad Alfonso Gatto, il poeta migrante nei sentieri dell’anima, il cantore della r(i)esistenza. E, nel suo segno, nasce la bellissima rassegna “etico/estetico”, al via da oggi 28 aprile nella chiesa di Sant’Apollonia a Salerno. La cura un uomo di cultura e di impegno, Franco Forte, per la Fondazione Gatto, che della cultura e dell’impegno ha fatto la sua mission. Una voce libera, come ripetutamente sottolinea il presidente Filippo Trotta, per restituire alla città il pensiero libero di Alfonso Gatto. Lui che ne è il nipote e l’erede spirituale porta avanti con coraggio e tenacia il progetto di una «casa» della cultura nel segno del poeta che rappresenta l’identità di Salerno. E se lo spazio fisico ancora non c’è – inspiegabili i ritardi e le latitanze delle istituzioni – si occupano altri luoghi, altre stanze del fare etico ed estetico, muovendosi, «con la valigia come Gatto», sorride Trotta, in un itinerario che attraversa la città o la oltrepassa per approdare ad altri lidi più sicuri come la Mediateca Marte di Cava de’ Tirreni, pronta ad accogliere il corposo archivio dell’intellettuale (volumi, articoli, scritti inediti e dipinti) che la sua Salerno non sembra per niente orgogliosa di custodire.

ilaria dragoIl mini festival rientra nel più ampio progetto di multidisciplinarietà dei linguaggi «Il poeta e la città», avviato nel 2006 dall’allora associazione Gatto, in occasione del trentesimo anniversario della scomparsa di Alfonso. Con sacrifici personali e fondi raccolti con donazioni dal basso.  Fil rouge, ancora una volta, Gatto e la poesia. La poesia che contamina e illumina il teatro, la musica, la danza, protagonisti delle quattro, eccezionali serate (ore 21) che vivremo nella chiesa sconsacrata di via San Benedetto. Si parte, dunque, il 28 col Tragicoammore di Danilo Loguercio, il musicista lucano che ha rivoluzionato il neapolitan song. Un racconto-recital fuori dai canoni, in cui si mescolano in surreali passaggi sonori echi di processioni, canti profani e sofferenze metropolitane. Ad accompagnare il poeta cantore sarà Alessandro D’Alessandro. Il 30 è la volta di Fausto Razzi, maestro riconosciuto della musica contemporanea, in un concerto omaggio ad Eduardo Sanguineti (prima esecuzione assoluta) ed Alfonso Gatto. Al pianoforte Matteo Ramòn Arevalos, voce Antonella Costanzo, al violino Luca Minciullo ed al violoncello Michele Rossi. Per grandi e bambini il 2 maggio arriva da New York il Café Lamama, con «Plunge», performance teatrale col suggestivo mix di marionette, danze e musiche. Coreografo, nonché interprete, è il mimo colombiano Federico Restrepo, continuatore dell’esperienza storica delll’Off-Off Broadway di Ellen Stewart e della sua «cantina-laboratorio» della Grande Mela creata nel 1961. Un finale onirico, un appuntamento assolutamente da non perdere è quello con Ilaria Drago (3 maggio, nella foto sopra), la sensibile, magnifica allieva di Perla Peragallo e Leo De Berardinis. Un concerto poetico dedicato a Simone Weil, grande poetessa e pensatrice del secolo scorso. Il corpo e la voce della Drago e la musica di Marco Guidi mettono in scena il potente, ineguagliabile ritmo del cuore e del pensiero di colei che fu definita un miracolo dell’anima e della coscienza umana, uno degli ingegni più alti e più puri di ogni tempo.

L’attenzione della Fondazione Gatto è diretta soprattutto ai giovani, i giovani amati da Alfonso, ai quali rivolgeva sempre il monito di guardare oltre l’orizzonte. Accanto agli incontri nelle scuole e all’Università, sono da segnalare due interessanti iniziative. A Sant’Apollonia dal 30 maggio al 1 giugno seminario con Davide Rondoni: un appuntamento di conversazioni con il poeta e scrittore emiliano per condividere insieme la forza e il segreto della scrittura. In collaborazione con il Lions Club Hippocratica Civitas c’è poi il Premio Gatto con le due sezioni opera prima e autore inedito, a caccia soprattutto di voci under trenta. La giuria, presieduta da Francesco D’Episcopo, è composta da Davide Rondoni, Dante Maffia, Nicola Vacca e Luigi Reina. Il bando (scade il 31 maggio) si può scaricare dal sito www.alfonsogatto.org

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