Furio Terra Abrami
Berlusconi scopre le carte

L’agonia di Sansone

L'atto finale della Seconda Repubblica chiarisce l'equivoco: gli interessi di uno hanno sempre avuto il predominio sugli interessi di tutti. Salvo che oggi il costo di questo delirio lo paghiamo tutti. In modo drammatico

Quello a cui stiamo assistendo in queste ultime ore, altro non è che l’agonia – che tutta l’intera nazione pagherà ancora, e a caro prezzo, per chissà quanto tempo – di una dittatura televisiva (proprio del mezzo dico) durata circa vent’anni. Dittatura che ha portato in piena regressione tutti quanti noi, ne fossimo complici o no, colpevoli o vittime.

Tutto questo perché, per miopia, stupidità, presunzione, arretratezza, ignoranza, sottovalutazione, non si è capito o non si è voluto capire l’enorme potenza di un semplice strumento se affidato totalmente in mano a un solo interesse che per forza di cose, necessariamente, diverge dall’interesse di tutti. Il problema, dunque, è che non si ha avuto il coraggio di guardare le cose in faccia e di chiamarle con il loro nome. Ci si è ancora una volta rifiutati di capire la forza bruta del numero.

È stato così che il trionfo conseguente della demagogia (Ici, Imu, ecc.) e quindi dell’interesse immediato e cieco ha finito per distruggere ogni forma di pensiero costruttivo e progettuale  in una logica – che non a caso ora trionfa mostrando tutti i suoi veri aspetti distruttivi – di “Après moi le déluge” o “Muoia Sansone con tutti i filistei”.

E pensare che c’è ancora in giro qualcuno che non finisce di stupirsi e di cadere dal pero… per non parlare di chi (anime belle!….intellettuali troppo sofisticati o profondi per noi…) che storcerà sicuramente il naso di fronte a queste mie parole. Resta solo da sperare che qualcosa possa sopravvivere a quest’autentico Ragnarok.

Infine… un corollario finale a tutto ciò… non è detto che la durata di quest’agonia sia tale da permettere a Matteo Renzi di continuare a sfruttare le armi che lo hanno nutrito e portato in auge.

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