Gianni Cerasuolo
Fa male lo sport

Radioderby

Cronaca dei postumi di una partita di calcio, con l'orecchio attaccato alle radio popolari che trasmettono i commenti dei tifosi. Insomma, la fotografia dei costumi degli italiani. Oggi

Lunedì 23 settembre, il giorno dopo del derby di Roma. Una giornata particolare per le radio romaniste, dopo gli schiaffoni rimediati negli ultimi anni dalla Lazio. Una liberazione dal fresco smacco del 26 maggio, quando la Roma ha perso anche la Coppa Italia proprio contro i biancocelesti. Quello che segue è, in sintesi,  il racconto di una gioia e di una passione popolare. Di ironia e sfottò, come in tutti i derby d’Italia. E non solo sui campi di calcio. Ma è anche la rappresentazione un po’ volgare e un po’ sbruffona di un mondo, piccolo ma significativo, che si alimenta in quel terreno di coltura unico che sono, appunto, le radio romane, frequentate da giornalisti bravi ma, in qualche caso, molto faziosi, secondo il vecchio modello di Aldo Biscardi. Qualcosa che – lontano dalla Capitale – può risultare incomprensibile. Il Sacro Trash delle radio.

Ore 10 circa Tele Radio Stereo

GUIDO: Voglio fa l’amore con il Capitano…Totti, quanto ti amo.

SENZA NOME: Siamo primi, del derby nun me frega niente. Amo da vince’ lo scudetto e buttalli tutti fora. Annamo a vince’ a Genova…

MARCO: De Rossi è stato il nostro miglior acquisto, altro che cazzi…

NINO: Plachiamo l’euforia perché può essere deleteria… Porta male.

SIMONA: Me so’ stesa sul divano pe’ vedè ‘a partita. Ho chiuso gli occhi ogni volta c’ ‘a Lazio attaccava…

IL CONDUTTORE: Allora sei stata sempre sveglia…

CLAUDIO: Tranquilli, semo da scudetto. Il Napoli nun vale niente, je sta’ ‘a ‘ddì bene, il Milan lo stesso, la Juve nun c’ha ‘a fame che c’avemo noi…

MARCO: Dedico la vittoria al regista di Sky: ha inquadrato il tabellone per un minuto mentre Cana faceva un fallaccio su Gervinho…

SENZA NOME: Scusate se uso le parole di un Papa ma vorrei dire ai laziali: “Quando andate a un derby, date un buffetto a Lulic e ditegli: questo è il buffetto dei tifosi della Roma…”. (Senad Lulic segnò alla Roma nel maggio scorso il gol che diede la Coppa Italia alla Lazio).

Ore 11 circa Radio Centro Suono Sport, “Te la do io Tokyo” con Marione

(Marione è Mario Corsi: ha fatto parte dei Nar, Nuclei Armati Rivoluzionari, coinvolto negli omicidi di Fausto e Iaio, i due ragazzi del Centro Sociale Leoncavallo di Milano, e di Ivo Zini a Roma: ma è stato assolto per entrambi gli episodi. Ha ricevuto numerose denunce da parte di molti giornalisti. È una delle voci delle radio romane più ascoltate, da anni conduce la trasmissione “Te la do io Tokyo”. Nella home del suo sito “Marione.net, il portale della controinformazione giallorossa” si legge:  “Guglielmo Marconi ha creato la radio ma sicuramente Marione le ha dato un senso”).

SENZA NOME:  Ma volete mette’ a soddisfazzione…, diciamo la verità: li abbiamo umiliati, hanno preso gol da Balzaretti, uno che ha fatto due tiri in porta in tutta la sua carriera…

Marione insiste sul fatto che i  laziali della Curva Nord sono entrati in ritardo  nello stadio, uno sfottò verso i tifosi avversari. Uno striscione recitava: “Ah dimenticavo, è il “memorial derby, finisco la birra e poi entro…”. Cosa che ha scatenato battute a non finire da parte giallorossa (come la vendita della “Birra Balzaretti” nei bar). Ad un certo punto il conduttore decide di troncare la discussione riprendendo la scritta di uno striscione della Curva Sud.

MARIONE: So’ entrati dopo? E ‘sti cazzi…

Marione poi manda in onda uno dei due tormentoni della mattinata, un brano di Antonio Giampaolo. Si intitola “Quanno m’acchiappi” e su una hit da discoteca dice più o meno così: “Puoi dì quello che te pare ma per me resti sempre un laziale…T’ha fatto un picchio Ljajic e Balzaretti dove lo metti? Ma dimme, quanno cazzo m’acchiappi… Sia con Franco che con Rossella stavi sotto ‘sta cappella…”.

L’altro tormentone è quello del radiocronista laziale Guido De Angelis al momento del gol di Balzaretti. La voce di De Angelis si spegne a poco a poco: “Totti… Konko s’è dimenticato… e qui ci siamo addormentati…”. E più in là in chiusura della radiocronaca, sul rigore di Ljajic e di fronte al tripudio del popolo romanista nello stadio, De Angelis chiude con un sarcastico: “Viva l’Italia, la seconda squadra della capitale ha fatto il secondo gol…”. Marione invece canta sulle note dell’Inno d’Italia: “’Ndo’ state a ‘nfamoni che ci avete rotto i coglioni, laziali de merda…”.

MAURIZIO: (sempre cantando). Là nella valle c’è un filo d’erba, Lazio de merda…Lazio de merda…

SENZA NOME: Per la Roma 3 punti a partita, sono 154 punti… alla Lazio 1 punto e mezzo a partita…quanti fanno?

SENZA NOME: Sai che te dico? Che eravamo ‘na squadra de cojoni…

DAVIDE: Li abbiamo surclassati a livello de gioco. Però io non capisco come ha fatto ‘a Roma a prendersi uno come Gervinho. Pe’ carità, corre come un matto, dà l’anima, un generoso…

MARIONE: <Beh , ‘mo nun esagerate! È ‘na pippa e basta…

MARIONE: Ma avete visto che Sky ce dava per secondi in classifica, dopo il Napoli? Nun se so’ accorti d’’a differenza reti…! La presentatrice de Sky, come se chiama? D’Amico? La odio: è laziale…

PIERLUIGI: Ahò, ma niente niente fossimo come el Verona di Bagnoli… Zitti, zitti e poi zac ‘o scudetto. Se fosse finito oggi il campionato, noi saremmo primi e il Napoli secondo. Lo dico a tutte le tv che danno primo il Napoli. Chiaro?

Marione si congeda sfottendo Lolitro (Lotito, il presidente della Lazio) e un poco i napoletani sulle note di Funiculì Funiculà.

Ore 15 circa Rete Sport,  la radio ufficiale dei tifosi della Roma (come recita il logo)

FEDERICO: Dopo la bira, er calippo… grosso e lungo…

SILVANO: L’allenatore d’a Lazio stava a beve ‘na bira pure lui…

SENZA NOME: Tra dieci giorni divento papà, è un maschio, ho deciso di chiamarlo Francesco come il più grande uomo della terra… Ma il Papa non c’entra.

SENZA NOME: Né Campari, né Borghetti v’avemo dato Balzaretti…

CARLO ZAMPA (storico speaker dell’Olimpico; in radiocronaca al gol di Balzaretti per poco non gli viene un colpo e con le corde vocali straziate urla: “Federico, Federico… bello de casa, sei diventato tutto rosso, e ora con i capelli biondi sei davvero giallorosso…”. E subito dopo rivolto ai laziali: “La ricreazione è finita, tornate in classe.”). Speriamo de dà una mano a Garrone a cacciare Delio Rossi… Capirai, si troverà di fronte anche Ljajic… Rossi, ex allenatore della Lazio, ora allena la Sampdoria (presidente Edoardo Garrone) che la Roma affronta domani sera a Genova. Rossi, quando guidava i biancocelesti , andò a tuffarsi nel Fontanone del Gianicolo dopo la vittoria nel derby del 2006. E fu protagonista di un brutto gesto quando allenava la Fiorentina. Vittima di un raptus perché il giocatore lo irrideva, prese a cazzotti Ljajic mentre questi si sedeva in panchina scontento per la sostituzione. Ora il serbo gioca con la Roma.

PAOLO: Abbiamo rimesso la chiesa al centro del villaggio, ora però cominciamo pure a celebrare messa… Chiosa alle parole dell’allenatore della Roma, Rudi Garcia, che a fine partita aveva detto: “On a remis l’église au milieu du village…” che in Francia vuol dire più o meno, abbiamo messo i puntini sulle i. 

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